Il martirio di tre donne sessant'anni fa: non basta il ricordo, ci vuole l'impegno.
Il 25 novembre 1960 venivano torturate violentate e uccise, nella Repubblica Dominicana, le tre sorelle Mirabal: dal 1999 è diventata la data simbolo della lotta contro la violenza alle donne
REPUBBLICA DOMINICANA - Il 25 novembre è il giorno che da 21 anni rappresenta la data simbolo del contrasto alla violenza contro la donna. Perché proprio oggi? Perché era il 25 novembre del 1960 quando nella Repubblica Dominicana, quando le tre sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, che si opponevano alla ferocissima dittatura di Rafael Leónidas Trujillo Molina, vennero arrestate, torturate, violentate e infine uccise. A una quarta sorella, Bèlgica, furono risparmiate tortura e morte.
Il figlio, e quindi nipote delle tre martiri della dittatura, Fernandez Mirabal, ha oggi dichiarato alla agenzia Sir che “ se sessant’anni fa quel fatto rappresentò l’inizio della fine della dittatura di Trujillo, oggi rappresenta la bandiera della lotta per i diritti delle donne e contro la cultura machista”. Mirabal, medico psichiatra, che è stato anche vice presidente della Repubblica tra il 1996 e il 2000, coltiva e tramanda il ricorso delle zie:”Trujillo era il capo assoluto del Paese, possedeva il 65% delle industrie e il 35% delle terre. Ci voleva tanto coraggio a opporsi al suo potere. Ma dopo quello che accadde, molti uomini si dissero: ‘Se ci hanno provato tre donne, dobbiamo farlo anche noi. Perciò, le tre sorelle Mirabal sono diventate una bandiera”. E conclude: “Ora, certo, viviamo in una democrazia, ma ci sono ancora molte cose da migliorare a livello di diritti, pari opportunità, uguaglianza di genere e democrazia”.