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29 marzo 2024

Treviso

Maserada, Legambiente sulla pista per levrieri: "Grosse perplessità"

"Un intervento sconsiderato che si sta realizzando in tempi rapidi, che occupa 3 ettari di verde con recinzioni e scavo e rompe l’equilibrio dell’ecosistema Parabae"

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area Parabae

MASERADA - Pista per la corsa dei levrieri a Maserada il Circolo Legambiente Piavenire e il Comitato Piave Fiume Vivo si dicono contrari al progetto. In una nota il circolo spiega: «Grosse perplessità sull’intera questione. L’assessora al “benessere animale” è proprio convinta che i levrieri abbiano questa predisposizione alla gara a tutti i costi, con tutto lo stress che questo comporta? Perché sindaco e assessori non hanno chiesto ai cittadini di Maserada se era il caso di squassare un prato spontaneo, per inserire uno spazio che per 15 anni sarà di esclusiva proprietà di una società estranea al proprio tessuto sociale ? Noi ribadiamo la nostra disponibilità al confronto, anche per quel che riguarda percorsi alternativi seri sulla tematica del turismo ecosostenibile lungo il Fiume».

Ma ecco il documento integrale divulgato dalla due associazioni sulla spinosa questione:

"A PROPOSITO DI LEVRIERI A MASERADA – PARABAE

È ormai sotto gli occhi di tutti un intervento sconsiderato che si sta realizzando in tempi rapidi: una pista per le gare di Cani Levrieri, che occupa 3 ettari di verde con recinzioni e scavo e rompe l’equilibrio dell’ecosistema Parabae che, con i suoi prati ed il suo folto bosco, è un supporto importante alla macchia boschiva della riva del nostro Fiume: si ha notizia certa che le popolazioni di Beccacce, in migrazione autunnale, sono svernanti sulla lettiera di questo giovane bosco; come pure stormi di Fringillidi trovano rifugio ed alimentazione tra le fronde ed al suolo. Sembra che tutto questo non sia stato valutato appieno da Sindaco e assessore all’ambiente che sembrano essere i fautori di questa operazione così contestata. Intanto una petizione sui social network ha raggiunto e superato ben 5.000 firme contro quest’opera!  Dopo una veloce indagine sulle pagine dei social, abbiamo appurato che tra le pochissime manifestazioni – solamente 3! – organizzate dal gruppo italiano “Club del Levriero”, ben due si svolgeranno a Maserada sul Piave ad Ottobre 2022 ed a Novembre (i giorni 11 - 12) sempre nel 2022 con la definizione in evidenza di Coursing – Racing Internazionale.

Queste le domande che poniamo subito alla giunta:

Scusateci, ma la costruzione della pista è appena iniziata e questo Club ha già diffuso la notizia di queste manifestazioni alle associazioni di tutta Europa? Ma l’Amministrazione Comunale di Maserada ha già dato l’autorizzazione allo svolgimento di queste gare fra gli eleganti Cani Levrieri? Perché questa inspiegabile accelerazione?” E ancora, facendo un passo indietro ed analizzando tutta la vicenda, le legittime domande da parte dei cittadini di Maserada diventano tantissime. Ma la costruzione di una pista per levrieri era una priorità per la comunità maseradese? La Giunta comunale ed il sindaco, hanno coinvolto i cittadini spiegando loro, in maniera circostanziata, le ragioni di questa scelta che sottrae quasi 3 ettari di prato stabile verde per farne una pista gestita da un gruppo che non ha nulla a che vedere con la nostra comunità? Sindaco e giunta hanno interpellato gli iscritti della zona all’E.N.C.I. (Ente Nazionale Cinofilia Italiana ) al riguardo ? Foto dei lavori in corso - 10 Aprile - Comitato Piave Fiume Vivo Foto dei lavori in corso - 9 Aprile - Legambiente Piavenire Ci risulta che iscritti autorevoli a questa Associazione abbiano qualcosa da dire sui risvolti di questa vicenda e grosse perplessità sull’intera questione! E poi, visto che esiste una assessora al “Benessere animale”, non si poteva proporre all’E.N.C.I. di far scorazzare questi cani, con l’innato istinto della corsa, nel grande prato stabile che ha preso forma a nord-ovest della collinetta del Parabae?

L’assessora al “benessere animale” è proprio convinta che i levrieri abbiano questa predisposizione alla gara a tutti i costi, con tutto lo stress che questo comporta?! Perché sindaco e assessori non hanno chiesto ai cittadini di Maserada se era il caso di squassare un prato spontaneo, per inserire uno spazio che per 15 anni sarà di esclusiva proprietà di una società estranea al proprio tessuto sociale ? Noi che abbiamo una certa età, ricordando il duro dibattito che si era sviluppato qualche decina di anni fa a proposito dell’area Parabae, possiamo ben ipotizzare che, ad un certo punto nel Palazzo, sicuramente non trasparente, sia arrivato un “pifferaio magico” che promette di risolvere i problemi, anche economico/turistici, del nostro Comune e di questa zona verde in particolare. Ci vuole ben altro per cominciare ad affrontare l’importante questione del turismo fluviale e della buona gestione delle decine di ettari del Parabae; a dir la verità, già all’insediamento dell’attuale giunta, vi era una seria proposta della Coop Alternativa che andava in questa direzione prevedendo anche una interessante accoglienza per le centinaia di turisti tedeschi che compiono ogni anno il viaggio da Monaco di Baviera a Venezia percorrendo proprio via dei Fanti.

Perché quella proposta è stata cestinata con un bel po’ di arroganza? E così accade che, per reazione, i cittadini si affezionino ancor di più a questo lembo di terra magra dove era possibile osservare i voli circolari delle Allodole, le soste delle Gru e dei Pivieri dorati nei loro lunghi viaggi di migrazione, il mimetismo delle Lepri e delle Starne: per fortuna la cosa sta accadendo anche ora e possiamo testimoniare che moltissimi cittadini del nostro Comune ci hanno chiesto di intervenire, di bloccare questo progetto. Il nervosismo del Sindaco, che accusa i social di “campagna diffamatoria ed indecente”, di “vergognosi post”, di “buttare fango addosso”, …..ci fa capire che probabilmente si rende conto di non aver affrontato la questione valutando fino in fondo l’impatto sociale che l’intervento distruttivo da parte dell’ENCI Servizi, società privata, ( ha fatto bene Claudio Corazzin, alias Sasso della Piave, a metterlo in evidenza) avrebbe provocato nella popolazione del nostro Comune, affezionata a questa concreta realtà naturalistica evoluta sotto i loro occhi. E per finire un’ultima domanda all’assessora al Benessere animale nonché all’Ambiente: perché non mette la stessa passione nella difesa dei prati spontanei (ce ne sono molti anche demaniali in pericolo!) sempre più esigui di fronte al devastante diffondersi dei vigneti che, questi sì, sono un bel problema per le corse dei Levrieri?! Noi ribadiamo la nostra disponibilità al confronto, anche per quel che riguarda percorsi alternativi seri sulla tematica del turismo ecosostenibile lungo il Fiume. 

Circolo Legambiente Piavenire e Comitato La Piave Fiume Vivo"

OT

 

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