Migliaia in corteo a Mestre per ricordare Giacomo Gobbato, il giovane ucciso durante una rapina
In corteo Centri sociali, associazioni, sindacati e residenti
MESTRE - Ieri pomeriggio, un vasto corteo ha attraversato le vie centrali di Mestre per commemorare Giacomo Gobbato, il 26enne tragicamente ucciso mentre tentava di difendere una donna durante una rapina. La manifestazione, che ha visto la partecipazione di migliaia di persone, ha causato un blocco della viabilità per oltre un'ora. A guidare il corteo lo striscione "Per Jack, per noi, per tutti riprendiamoci la città", portato dagli amici del Centro sociale Rivolta. A seguire, accompagnati dalla musica, si sono uniti rappresentanti di associazioni, comunità straniere e sigle sindacali con le loro bandiere. Anche molti cittadini, inclusi mamme con bambini, hanno partecipato, rendendo la manifestazione sempre più numerosa lungo il tragitto.
Durante il corteo, i partecipanti hanno scandito lo slogan "Jack è vivo e lotta insieme a noi", mentre cartelloni recitavano messaggi contro la situazione della città, come "La città è di chi la vive, non di chi la svende" e "La città va vissuta, non abbandonata", in chiaro riferimento alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’amministrazione locale. Il corteo è partito dalla stazione ferroviaria, considerata un centro nevralgico per episodi di criminalità, e ha attraversato Corso del Popolo, luogo dell’omicidio di Giacomo. Da lì, ha proseguito in via Tasso, dove è stato catturato il presunto omicida mentre tentava una seconda rapina, per poi terminare in Piazza Ferretto, nel cuore della città. I funerali di Giacomo Gobbato si terranno lunedì pomeriggio a Jesolo.
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