Mille penne nere all'antica Fiera di Godega

Anche il governatore Zaia all'ianugurazione della mostra Alpina sulla Grande Guerra

| Isabella Loschi |

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Mille penne nere all'antica Fiera di Godega

GODEGA - Inaugurazione in grande stile con la sfilata di mille penne nere sabato mattina all’antica Fiera di Godega Sant’Urbano. Dopo il concerto di venerdì nel palazzetto dello sport con il Coro AnaGiulio Bedeschi e la fanfara Alpina della Sezione Ana di Conegliano, la manifestazione è entrata nel vivo grazie allo sfilamento concluso con l’alzabandiera e l’onore ai Caduti nel parco della Rimembranza. Quindi taglio del nastro della mostra alpina dedicata alla Grande Guerra e allestita nel Palaingresso della Fiera.

Tra le numerose autorità presenti anche il presidente della Regione Luca Zaia, il presidente Ana Sebastiano Favero, i sindaci di Godega Alessandro Bonet e di Conegliano Floriano Zambon oltre a numerosi primi cittadini del territorio. La mattinata si è conclusa com’è tradizione con un gustoso rancio alpino. Le iniziative delle penne nere a Godega rientrano nell’ambito della 90sima Adunata Nazionale, l’Adunata del Piave-Treviso 2017, promossa dalle Sezioni Ana di Treviso, Conegliano, Valdobbiadene, Vittorio veneto. Quello di Godega è il primo dei tre eventi organizzati dalla Sezione Ana di Conegliano.  “Sono felice di essere in mezzo agli alpini e di loro dico che se non ci fossero bisognerebbe inventarli - ha detto Zaia - Impersonano i reali valori veneti di impegno per la pace e la solidarietà. Invito tutti all’Adunata nazionale di maggio a Treviso e la considero un importante elemento di promozione del territorio”.

La Mostra è frutto di un’azione sinergica che ha visto impegnati: il Comune di Godega, il Comitato organizzatore Aduanta, la Sezione Ana di Conegliano, il Gruppo Alpini di Bibano- Godega, il Museo degli Alpini di Conegliano e il Centro studi Cerletti. L’esposizione si chiude oggi, 6 marzo, ma rimarrà aperta alle scolaresche un’ulteriore settimana e può diventare itinerante. Contiene circa 700 foto e un nutrito materiale d’epoca dedicato ad illustrare gli ingenti danni causati dalla guerra, soprattutto dopo la disfatta di Caporetto nell’autunno del 1917, le vicissitudini subite dai profughi e il significato che per le popolazioni della Sinistra Piave, soggette ad una durissima occupazione, ebbe il ricordo dell’Anno della fame. Un capitolo significativo è riservato al territorio di Godega. Il Comune, pur non essendo in prima linea, era un importante nodo logistico e strategico: qui si trovavano ben quattro aerocampi austro-tedeschi, con comando a villa Pera di Pianzano; qui erano di stanza i migliori piloti nemici quali Brumowski, Fiala, Linke. E proprio dalla base di Godega si alzò il Phonix austriaco con equipaggio Barwig e Kauer che, secondo quanto conservato nel Kriegsarkiv di Vienna, il 19 giugno 1918 sul Montello abbatté lo Spad di Baracca durante la Battaglia del Solstizio. Una chicca: in mostra è esposto l’altare da campo del cappellano militare don Pietro Zangrando biografo del vescovo Longhin. 

 

 

Fonte Comitato organizzativo Adunata

 


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Isabella Loschi

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