Missione Ordine: la passione del riordino diventa una professione
La co-fondatrice Ilaria Cicconi ci racconta come è nata l’innovativa attività
| Leonardo Beraldo |
TREVISO – L’idea di Missione Ordine nasce nel 2020, subito dopo il lockdown, grazie ad un fortuito colloquio in ufficio. “Pensare di dover traslocare da Torino fino a Venezia mi fa detestare il nuovo appartamento!” dice la collega di Ilaria, e allora Ilaria, nata nel 1987 e originaria di Pordenone, non ci pensa due volte. Coinvolge l’amica Alessia e si propone di aiutare nella riorganizzazione degli spazi in casa nuova della collega. Dopo l’esperienza e una remunerazione accordata, Ilaria e Alessia si rendono conto che la loro passione potrebbe diventare un lavoro.
Ilaria, da quando consideri una passione l’attività del riordino?
Lo è diventata grazie ad Alessia. Come molti adolescenti ero poco attenta e disordinata, poi ci siamo conosciute e lei ha cambiato il mio modo di approcciare gli spazi di casa, alla fine quelli a noi più cari.
In cosa consiste esattamente l’attività?
Si divide in tre passi. Buttare via (decluttering), ovvero aiutare il cliente ad eliminare tutto ciò che è superfluo. Sembra facile, ma in realtà è la parte del lavoro più complessa: molte persone raggiungono un grado d’affezione davvero intenso con le reliquie destinate all’angolo più buio del garage. Poi arriva l’organizzazione e lo smaltimento del decluttering, che toglie un bel po’ di stress al cliente, anche in caso di trasloco. Snelliamo il processo, sapendo esattamente dove e come eliminare, vendere o donare gli oggetti. Infine, arriva l’organizzazione degli spazi, la parte in cui si studia l’ottimizzazione degli stessi a seconda delle priorità e dell’arredamento del cliente.
C’è una preparazione particolare dietro alle vostre scelte?
Abbiamo seguito diversi corsi di formazione per professional organizer. Inoltre, leggiamo il più possibile sull’argomento, per mantenere un alto livello di aggiornamento. “Il magico potere del riordino”, della scrittrice giapponese Marie Kondo, è sicuramente la pietra miliare da cui siamo partite.
E dal lato commerciale, come avete iniziato?
Io ho seguito un corso di business plan della Regione. Abbiamo scelto il nome Missione Ordine -che ha vinto in finale contro Le Armadille- quindi abbiamo aperto il sito. Ovviamente ci sponsorizziamo molto attraverso i social. Per ora siamo attive nelle provincie di Treviso, Venezia, Vicenza, Padova e Pordenone, ma puntiamo ad allargarci ancora.
Fino a dove volete arrivare?
In tutta Italia, ovviamente! In realtà avrei un progetto ad ampio raggio che comprende più format legati al riordino. Programmi televisivi -similmente a The Home Edit, prodotto da Netflix- e rubriche dell’ordine, magari sempre in qualche canale radio o rivista, dove diamo consigli e dritte su richiesta agli ascoltatori e ai lettori. In questo senso, abbiamo già fatto un’apparizione su Donna Moderna, Radio WOW e Radio Birikina.
Regaleresti una dritta a tua scelta ai lettori di OggiTreviso?
Donate, buttate o vendete ciò che non vi serve. Davvero, non fatevi fregare dai mille non si sa mai, o dalla nostalgia, e non sottovalutate mai il possibile valore economico. Se trovate un oggetto in disuso in garage o nel ripostiglio, chiedetevi: “Perché lo tengo? Mi fa felice tenerlo?”. Siate onesti con voi stessi, e in caso di risposta negativa, destinatelo ad altro e ad altri.