Mogliano, da Treviso a Venezia? si accende il dibattito in Città
Ceschin: “Come fa Bortolato a non sapere mai cosa facciano i componenti della sua giunta?”
| Manuel Trevisan |
MOGLIANO – Il dibattito sull’ipotesi di un possibile passaggio del comune di Mogliano alla città metropolitana di Venezia, come era prevedibile, ha creato grande fermento in città.
D’altronde l’obiettivo del vicesindaco Copparoni stesso non è mai stato un mistero: “Non cercavamo una risposta subito, il nostro scopo era aprire un dibattito. E possiamo senza dubbio dire di esserci riusciti”.
Da quel momento molti cittadini ed esponenti politici hanno detto la loro, animando le pagine social della Città.
Il più pungente è stato Daniele Ceschin, consigliere di minoranza per Democratici per Mogliano: “È un dibattito legittimo, ma andrebbe affrontato senza campanilismi, laicamente, con serietà e con un'attenta analisi dei dati, dei reali costi e degli eventuali e indubbi benefici, prendendo atto di una realtà che di fatto in parte già esiste”.
“Questo importante dibattito – continua Ceschin - diventa surreale nel momento in cui l'uscita di Copparoni non è stata né discussa né concordata con il sindaco, con la giunta e con le forze politiche che sostengono l'amministrazione Bortolato.
Inoltre le posizioni del Presidente della provincia di Treviso (ostile) e di Brugnaro (tiepida) la dicono lunga su come è stata accolta questa proposta. Si tratta dunque di un'uscita estemporanea che rischia di far morire sul nascere una discussione che invece dovrebbe essere "alta" sulle opportunità e sulle controindicazioni di questa eventuale scelta. Che ovviamente deve essere condivisa non solo dalla politica ma soprattutto dalla cittadinanza tutta”.
Anche Oscar Mancini, già assessore all’ambiente e allo sport per il comune di Mogliano, con un lungo post facebook si dichiara favorevole alla proposta. “Mogliano ha tutto da guadagnare nel far parte della città metropolitana di Venezia – scrive Mancini - nonostante il sindaco protempore Brugnaro che, tra l’altro, ha depotenziato pesantemente le municipalità del comune capoluogo”.