MONTEBELLUNA – L’udienza del processo che si tiene al Tribunale di Treviso per stabilire le responsabilità in ordine alla morte nel 2021 dell’operaio edile Mattia Battistetti, in un cantiere di Montebelluna, è stata rinviata perché uno dei legali della difesa era assente per aver contratto il Covid. Ma questo non ha dissuaso le organizzazioni sindacali e le persone che sostengono la famiglia di Mattia, riunitesi davanti al palazzo di giustizia per un sit-in volto non solo a chiedere che si faccia luce su quest’incidente ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle troppe morti sui luoghi di lavoro. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale dem Andrea Zanoni con una nota.

"Le morti sul lavoro, una piaga terribile che colpisce senza sosta il territorio trevigiano, non sono mai una fatalità. E questa consapevolezza è indispensabile per agire in modo tempestivo ed efficace per fermare questa strage continua. Un dovere che coinvolge direttamente anche la Regione". È il richiamo di Zanoni: “Il giovanissimo Mattia Battistetti, è morto schiacciato da un carico di 15 quintali staccatosi da una gru in movimento che lo ha colpito alle spalle uccidendolo sul colpo. Come Mattia, più recentemente un’altra giovanissima, Anila di Pieve di Soligo, è mancata per un altro assurdo incidente sul lavoro".

L'esponente dem evidenzia la: "necessità di rafforzare gli organici Spisal oggi sottorganico. Serve promuovere un’accurata formazione dei nuovi assunti degli Spisal, intensificare i controlli da parte dell’ispettorato sul lavoro, formare seriamente i lavoratori e le maestranze che lavorano con ditte in subappalto. Ed è indispensabile denunciare ogni violazione delle norme antinfortunistiche alle autorità competenti. Abbiamo presentato alla manovra di bilancio una serie di emendamenti utili a rafforzare gli Spisal e a intensificare l’attività di prevenzione utile a scongiurare questi drammi che sconvolgono tante famiglie, private dei loro giovani figli che avevano tutto il diritto di lavorare in sicurezza e soprattutto di sopravvivere al proprio lavoro".

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