MOTO CONTRO IL CANTIERE, MUOIONO DUE AMICI
Le vittime sono Andrea Buso, 36 anni, e Tomaz Kafka Reghini, 29 anni
Valdobbiadene – Due nomi si aggiungono alla interminabile lista delle stragi del sabato sera.
Nella notte tra sabato e domenica, verso l’1 di mattina, una moto Ducati ha finito la sua corsa contro la recinzione di un cantiere per la costruzione di una rotonda, lungo via della Pace a Valdobbiadene. In sella alla potente due ruote c’erano Andrea Buso, 36 anni e Tomasz Kafka Reghini, 29 anni.
Entrambi sono morti quasi sul colpo. I loro corpi sono rotolati sull’asfalto e i soccorsi sopraggiunti non hanno potuto fare nulla per salvarli.
I due amici erano appena partiti da casa di Buso, proprietario e guidatore della Ducati, e stavano dirigendosi verso Vidor. La moto ha preso in pieno i cartelli che segnalavano lavori in corso ed ha poi abbattuto le barriere del cantiere. Un colpo violentissimo, che li ha scaraventati a terra. A lanciare l’allarme e chiamare i soccorsi è stato un automobilista di passaggio. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco, la Polstrada di Vittorio Veneto e l’ambulanza del Suem. Tutto inutile.
La dinamica dell'incidente è ancora al vaglio della Polstrada. Pare che sia conivolta un'auto pirata.
Tomasz Kafka Reghini, madre polacca e padre italiano, lavorava come operaio alla occhialeria "El sol" di San Vito. Viveva con i genitori e due fratelli più piccoli nela frazione di Santo Stefano.
Andrea Buso, appassionato di moto e guidatore esperto, faceva l'imbianchino. Anche lui viveva con i genitori e due fratelli, in centro a Valdobbiadene.
Nella foto in alto: Andrea Buso (a dx) e Tomasz Reghini (a sx) Sotto: il luogo dell'incidente (Foto Balanza)