La NATO ha avviato la più grande esercitazione militare dopo la fine della seconda guerra mondiale
Obiettivo: prepararsi a un grande conflitto
Questa settimana, in Germania, sono state avviate le imponenti esercitazioni militari NATO conosciute come "Air Defence 23". Questo evento segna una prova di forza senza precedenti, coinvolgendo 25 paesi membri dell'Alleanza atlantica. L'obiettivo è dimostrare la prontezza operativa e il coordinamento tra le nazioni nel caso di un conflitto di ampia portata, incluso il coinvolgimento di potenze globali come la Cina.
Le esercitazioni, che si protrarranno per 12 giorni, coinvolgeranno una vasta gamma di paesi, ad eccezione della Slovacchia e del Canada, ma con l'inclusione della Svezia, che ha recentemente richiesto l'adesione all'Alleanza atlantica, e del Giappone, che sta stringendo sempre più rapporti con gli Stati Uniti e gli altri membri del G7 nella lotta al crescente potere della Cina.
Secondo il Ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, queste esercitazioni hanno l'obiettivo di dimostrare che la Germania è pronta ad assumere un ruolo di leadership in Europa. Inoltre, il governo tedesco ha comunicato l'intenzione di raggiungere la soglia del 2% del PIL per la spesa in difesa entro il 2025, un impegno che fino ad ora la Germania aveva faticato a mantenere.
L'esercitazione simula un'invasione straniera nella parte orientale della Germania, con la richiesta di aiuto difensivo in base all'articolo 5 del Trattato dell'Alleanza Atlantica, che prevede la solidarietà tra i membri in caso di attacco armato. Per questa prova di forza, sono stati impiegati 250 aerei, di cui quasi la metà forniti dagli Stati Uniti, inclusi gli F-35, capaci di effettuare attacchi nucleari con le bombe B61-12.
L'ampiezza degli assetti coinvolti in termini di aerei, paesi partecipanti e personale militare rende queste esercitazioni fondamentali per testare il coordinamento delle manovre e l'efficienza logistica necessaria per lo spostamento e il dispiegamento delle forze aeree alleate nel cuore dell'Europa.
Il tenente generale Ingo Gerhartz, capo dell'aeronautica militare tedesca, ha affermato che l'intervento aereo rappresenta la prima opzione in caso di crisi, in quanto gli aerei da combattimento possono essere pronti in tempi estremamente ridotti rispetto alla mobilitazione di truppe di terra o navi da guerra.
Gerhartz ha sottolineato che queste azioni sono di natura difensiva e servono a dimostrare la forza e la solidità dell'Alleanza Atlantica. Durante i voli di prova, è stata effettuata una sosta in una base aerea in Lituania, una nazione che nutre ancora forti preoccupazioni riguardo alla Russia, allo scopo di dimostrare la rapidità con cui gli aerei da guerra possono raggiungere la regione partendo dalla Germania. Soste simili sono state programmate in altri ex paesi sovietici come Polonia, Romania e Repubblica Ceca.
Le esercitazioni "Air Defence 23" sono state inizialmente pianificate nel 2018 in risposta all'annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014. Tuttavia, l'escalation delle tensioni e l'invasione dell'Ucraina hanno reso ancora più urgenti e necessarie tali manovre. Nel corso degli ultimi cinque anni, l'entità delle esercitazioni è stata progressivamente ampliata rispetto ai modesti 50 velivoli previsti inizialmente, riflettendo la crescente preoccupazione per la stabilità e la sicurezza nella regione.