SMERCIAVA SOLDI FASULLI, ARRESTATO
L'arresto è avvenuto grazie alla segnalazione di due commercianti cingalesi truffati
| Laura Tuveri |
Treviso – Pagava il conto della spesa con banconote false che smerciava tra Treviso e Venezia. Si tratta di Bah Osmane 26enne della Nuova Guinea, che risiede a Monastier.
Sono stati due commercianti cingalesi a dare l'allarme. I due, che non era la prima volta che venivano truffati dall’africano, avevano appena ricevuto un volantino dal poliziotto di quartiere, realizzato in collaborazione con l’Ascom, che spiegava ai commercianti come riconoscere banconote false.
Osmane è impiegato come camionista per una ditta di Marghera. La perquisizione della sua abitazione ha consentito il rinvenimento di 1.350 euro in banconote false.
Ora gli inquirenti stanno cercando la stamperia che riforniva delle banconote false lo straniero, e sono certi che Bah Osmane aveva già smerciati parecchi soldi fasulli.
La strategia messa a punto per non farsi beccare era quella di non spendere mai i soldi nello stesso posto e di far passare un po’ di tempo tra lo smercio di una banconota e l’altra.
Di solito il suo target erano i negozi gestiti da commercianti stranieri tra la provincia di Treviso e Venezia. Lunedì scorso, però, è tornato a far spesa nel negozio gestito dai due fratelli cingalesi, «Eurobangla» poco distante da Sant’Antonino.
I due commercianti si ricordavano perfettamente dell’uomo che li aveva truffati e hanno subito chiamato il 113. E mentre nel negozio arrivavano i poliziotti, i due commercianti sono riusciti a trattenere il giovane che li aveva ingannati.
L’uomo è stato portato in carcere, ma le indagini non sono concluse. Ora toccherà agli uomini della squadra mobile di Treviso trovare la stamperia da cui provengono tutti quei soldi falsi.
In foto: Bah Osmane e i soldi sequestrati dalla squadra mobile di Treviso (Foto Balanza)