FEBBRE SUINA: SECONDO CASO NEL TREVIGIANO
34enne contagiato durante un viaggio in Sud America
| Laura Tuveri |
Treviso - Secondo caso nella Marca di influenza da nuovo virus A/H1N1, inizialmente denominata in modo improprio influenza suina o febbre suina. Ricordiamo che i focolai iniziali si sono registrati prima in Messico e poi negli Stati Uniti.
Dopo il 40enne di ritorno dagli Stati Uniti, ora presso il Ca' Foncello di Treviso si trova ricoverato un paziente di 34 anni che è rientrato a Treviso lo scorso 29 giugno da un viaggio in Sud America.
Giunto in Italia presentava già febbre e lunedì scorso alla febbre si sono aggiunti anche i sintomi respiratori tipici dell'influenza come tosse e raffreddore. I sanitari hanno preferito tenere sotto osservazione il paziente che è stato ricoverato lunedì sera presso il reparto Malattie infettive diretto dal dott. Pier Giorgio Scotton. L'uomo si trova in isolamento ma sta sostanzialmente bene.
E come prevede il protocollo del ministero della Salute sono stati informate dello stato di salute del giovane uomo anche chi è entrato in contatto con lui dopo il rientro. In questo caso i solo familiari a cui sono state fornite le indicazioni del caso: contenere i rapporti sociali e di controllare due volte al giorno la temperatura per rilevare prima possibile l'eventuale comparsa della sintomatologia influenzale.
Nulla da temere, comunque, per chi ha contratto il virus, visto che questa nuova influenza pandemica, non è affatto più pericolosa di una qualsiasi altra influenza. Essendo la prima volta che fa la sua comparsa, colpisce un numero maggiore di persone, il 20-25 per cento in più.
Per chi volesse ulteriori indicazioni sulla nuova influenza e sulla situazione epidemiologica internazionale e locale, contattare il portale dell’Ulss 9 www.ulss.t?v.it: nella home page c’è un apposito e sintetico focus a cura del Dipartimento di Prevenzione diretto dal dottor Giovanni Gallo.