"Missile in arrivo", panico alle Hawaii. Ma è un errore: l'impiegato ha "spinto il pulsante sbagliato"
Momenti di panico alle Hawaii quando i cittadini dello stato Usa nel Pacifico hanno ricevuto sui loro telefonini l'allarme per "un imminente rischio missilistico". "Cercate immediatamente rifugio, questa non è un'esercitazione", recitava il messaggio che suonava, purtroppo, credibile dopo mesi di test di missili sempre più sofisticati da parte della Corea del Nord. E di guerra di parole tra Donald Trump e Kim Jong-un.
Fortunatamente dopo pochi minuti il messaggio è stato dichiarato un falso allarme dall'agenzia statale per le Emergenze. "Il sistema di allerta dello stato ha diffuso per errore un allarme missilistico. Non c'è nessuna minaccia contro lo stato delle Hawaii" ha dichiarato il dipartimento di polizia di Honolulu.
A rassicurare i cittadini delle Hawaii è intervenuta anche Tulsi Gabbard, deputata delle isole del Pacifico al Congresso di Washington. "Questo è un falso allarme, non c'è nessun missile in arrivo verso le Hawaii", ha scritto su Twitter. Intervistata poi dalla Cnn, la deputata democratica ha detto che comunque questo falso allarme ha dato alla popolazione delle Hawaii "un assaggio dell'amara realtà" che si trovano a vivere. "Questa è una reale minaccia che le Hawaii devono fronteggiare", ha aggiunto riferendosi al rischio di un attacco missilistico da parte della Corea del Nord.
Intanto, emergono altri dettagli sul clamoroso errore: secondo i calcoli del Los Angeles Times sarebbero passati infatti ben 40 minuti tra il primo messaggio, contenente l'allarme per l'attacco missilistico imminente, e il secondo che affermava che si era trattato di un falso allarme.
Il portavoce dell'U.S. Pacific Command, il comandante David Benham, ha dichiarato che "non è stata riscontrata nessuna minaccia missilistica contro le Hawaii", confermando che il messaggio è stato inviato per errore. "Quello che è successo oggi è completamente inscusabile, l'intero stato è stato terrorizzato", ha scritto su Twitter il senatore delle Hawaii Brian Schatz.
Il falso allarme è stato provocato da un errore umano: durante il cambio di turno, un impiegato dell'Emergency Management Agency ha "spinto il pulsante sbagliato", hanno riferito funzionari dello stato americano nel Pacifico.
"Questo non sarebbe dovuto succedere, stiamo indagando la sequenza dei fatti accaduti", ha dichiarato, in una conferenza stampa, il governatore David Ige. Mentre il capo dell'agenzia finita sotto accusa, Vern Miyagi, si è assunto tutte le responsabilità per l'errore, promettendo misure "per impedire che si possa verificare di nuovo".
Tra i vari commenti che stanno circolando sui social media anche quello, tra il serio e il faceto, di Patrick Granfield, ex direttore della comunicazione del Pentagono ai tempi di Barack Obama, che su Twitter sotto la foto del falso allarme ha scritto "grazie a Dio il Presidente stava giocando a golf", riferendosi al fatto che anche questo sabato Trump è volato nel suo golf resort in Florida.