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11 dicembre 2024

Vittorio Veneto

Il Victoria Sport ad un privato di Cappella Maggiore. Biz: "Valutiamo il rilancio"

L'immobile all'imprenditore Scarpis per 1 milione e 100mila euro, ci sono 10 giorni per rilanciare

| Roberto Silvestrin |

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Il Victoria Sport ad un privato di Cappella Maggiore. Biz:

VITTORIO VENETO - “In ogni caso rimane nel diritto della società (Vittorio Veneto Servizi, ndr), entro 10 giorni dalla provvisoria assegnazione, di valutare le proposte di rilancio. Tale valutazione verrà fatta con particolare attenzione”: lo ha dichiarato l’amministratore unico Roberto Biz, dopo l’assegnazione del Victoria Sport all’imprenditore Armando Scarpis di Cappella Maggiore, proprietario di Calze Gladys.

 

Ieri l’apertura delle buste: Scarpis (proprietario anche della rocca che ospita il ristorante “Castelletto”), si è aggiudicato l’immobile per 1 milione e 100mila euro.

 

Questa asta è avvenuta perché nel mese di maggio Vittorio Veneto Servizi aveva presentato un’offerta al curatore, il quale, seguendo la procedura fallimentare, l’aveva ritenuta congrua. In base alla stessa aveva bandito l’asta: il valore era stato ipotizzato dopo uno studio con professionisti del settore, in funzione dello stato dell’arte della struttura e della progettualità da sviluppare sull’immobile.

 

“Abbiamo presentato un’offerta che, inizialmente, era parametrata sul valore della base d’asta per evidenti ragioni di economicità – dichiara Biz -. Un altro concorrente, tuttavia, ha subito superato il budget che la società si era posta, dopo attenta valutazione con professionisti esterni ed indipendenti, ispirandosi al principio della prudente gestione di risorse aziendali e di sana capacità di investimento”.

 

La Vittorio Veneto Servizi ha messo sul piatto 500mila euro, non sufficienti per accaparrarsi la struttura. “Va da sé che una società a diritto privato ma totalmente partecipata da un ente pubblico, qual è la Vittorio Veneto Servizi, per quanto mossa da logica d’impresa, non può muoversi comunque con le stesse modalità e forme di una ordinaria società privata e deve rispondere a criteri di maggior prudenza, attenendosi a parametri più oggettivi”, continua Biz. Ora si valutano le proposte di rilancio, ma in gioco c’è anche il comune, che può esercitare il diritto di prelazione entro 60 giorni.

 

“Questa chiaramente è una decisione politica, che esce dalle competenze di un amministratore di una società. Come ho più volte ribadito, sono un amministratore, e non un politico – rende noto Biz - Rimane vivo l’interesse per la struttura e per la progettualità che nell’area Victoria potrebbe essere sviluppata. Per ovvie ragioni di riservatezza le valutazione ed eventuali rilanci sono di natura riservata e non è corretto darne informazioni se non a tempo debito”.

 



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Roberto Silvestrin

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