MONFUMO - Il pensionato che ha titolo volontario accompagna i bambini in pulmino è stato al centro di un’accesa discussione in consiglio comunale. Rodolfo De Paoli il capogruppo della lista civica “Per Monfumo” ha infatti presentato un’interrogazione dopo aver appurato che all’interno di un locale della palestra comunale: “viva, sia ospitato o soggiorni in qualche modo una persona”.

A suffragio delle sue affermazioni De Paoli ha portato molte foto che mostrano non solo un giaciglio, ma anche numerose suppellettili personali: rasoi, bottiglie di shampoo docciaschiuma, dentifricio e spazzolino ma anche stoviglie e detersivi per lavarle. In buona sostanza gli oggetti di uso comune che chiunque tiene in casa, per la quotidianità. Tra gli oggetti anche una stufetta elettrica ed una lampada, inoltre, l’opposizione ha riferito in consiglio che l’uomo mangerebbe a titolo gratuito nella mensa della scuola, con i bambini.

Sulla presenza a dir poco inopportuna visto che la palestra è fruita da bambini che certo andando in bagno non devono trovarvi rasoi o altri oggetti impropri, il sindaco Luciano Ferrari ha negato che l’uomo viva nella palestra, dicendosi stupito di queste affermazioni ed affermando: “Se questo signore si lava i denti, uno spazzolino ed un tubo di dentifricio non mi disturbano”.

Gli animi si sono rapidamente surriscaldati quando De Paoli ha ipotizzato che l’utilizzo dei locali pubblici da parte del pensionato che: “Non è indigente, ha una casa di proprietà ed è residente in altro comune, sia una sorta di scambio per i suo servigi al comune che viceversa dovrebbero essere a titolo gratuito”. Il sindaco quindi si è inalberato, accusando De Paoli di averlo interrotto e minacciandolo di espulsione dall’aula ma la cosa ha scatenato il pubblico che a sua volta è stato richiamato all’ordine da Ferrari.

Il segretario comunale interpellato sulla questione ha affermato che saranno fatte ulteriori verifiche mentre il consigliere d’opposizione Sante Salogni ha affermato: “Le foto confermano oltre ogni ragionevole dubbio che questa persona viva in palestra, lei può richiamare all’ordine chi vuole ma l’evidenza dei fatti che lei nega supera ogni arrampicamento sugli specchi”. Rodolfo De Paoli ha quindi concluso chiedendo formalmente lo sgombero dei locali da parte dell’ospite.