Probabilmente ci saremmo arrivati un po’ alla volta. All’abitudine - già una consuetudine nei paesi anglosassoni - di fare la spesa online.

Di scegliere i prodotti dal computer, pagarli con la carta di credito, e farceli portare a casa senza muovere un dito (a parte quello che digita i tasti). In questa situazione, nei piccoli comuni, la possibilità di fare la spesa nel supermercato di fiducia stando a casa non c’è ancora.

A quanto mi risulta - smentitemi e migliorerete la notizia - nel Vittoriese e Coneglianese solo la Coop di Conegliano consegna la spesa a casa dopo un ordine via mail. Ma tanti piccoli negozi si sono attivati in questo senso: la latteria Per di Perenzin per esempio consegna i propri prodotti a Conegliano e comuni limitrofi e a Vittorio Veneto il supermercato Maxi di Costa, da oltre una settimana porta a casa i prodotti richiesti. Basta mandare un messaggio whatsapp e un gentilissimo ragazzo - con mascherina e guanti di lattice - vi mette la spesa sul pianerottolo (un servizio, inserito nello scontrino, che costa 2 euro).

Ma visto che l’abitudine di recarci di persona al supermercato non la perderemo immediatamente, le catene si stanno organizzando per garantire la sicurezza.

La Coop ha avvisato i soci che nei 400 punti vendita d’Italia sono state posizionate di fronte ai banchi delle strisce protettive per aiutare i consumatori a mantenere le giuste distanze, che nei supermercati sono stati messi erogatori di gel disinfettante per tutti i clienti e che presto tutte le casse saranno isolate con pannelli di plexiglass protettivi. Nel comunicare le novità la Coop ribadisce ciò che il governo più volte ha detto: che l’approvvigionamento delle merci è garantito.

Non vi è quindi alcuna necessità di riempire il carrello e la dispensa: tanto stiamo a casa, l’esercizio fisico è limitato alle pulizie di primavera, e quindi il fabbisogno di calorie e proteine non richiede abbuffate.

A proposito: che avete cucinato oggi?