Cordignano: 500 immobili danneggiati dal maltempo
I moduli per l'indennizzo dovranno essere consegnati entro l’11 gennaio
| Claudia Borsoi |
CORDIGNANO – «Non è facile rialzarsi dopo che si sono persi i ricordi o il lavoro di una vita: le istituzioni devono dare risposte e segnali». Silvia Grillo, vicesindaco di Cordignano, lancia un accorato appello.
Da poche ore, a Cordignano, è terminato il primo informale censimento delle abitazioni e degli immobili commerciali che hanno patito danni a seguito dell’esondazione del Meschio del 6 dicembre. E i numeri emersi sono ben oltre quelli attesi: quasi 500 tra case, condomini, negozi, pubblici esercizi e altre attività commerciali hanno riportato danni. «Non ci voleva anche un’esondazione in questo 2020 – annota Grillo -. Al momento non abbiamo ancora stime economiche, le avremo dopo che i cittadini avranno compilato i moduli predisposti dalla regione», moduli che dovranno essere consegnati mezzo email entro le 12 dell’11 gennaio.
«Le famiglie colpite sono tante: hanno avuto problemi molto ingenti – evidenzia Grillo -. Il nostro è un accorato appello agli enti sovracomunali affinché possano darci una mano, delle risposte e dei segnali di speranza per iniziare questo 2021 con buone notizie». C’è chi ha perso auto, elettrodomestici e beni, chi si è trovato con il negozio invaso da acqua e fango, condomini con impianti elettrici e caldaie fuori uso. L’area va dal centro (piazza Italia, via Diaz e via Cardorna), alla località di Pinè (via Isonzo e laterali) fino a Ponte della Muda.
«Speriamo – conclude il vicesindaco – ci sia attenzione per il nostro territorio e speranza per dei fondi che possano aiutare i nostri cittadini a ripartire».