BUONA DOMENICA Delle cicale, della formica. E del Covid
Heather Parisi, virologo-epidemiologa di chiara fama, mette in dubbio il lavoro dei colleghi scienziati e la efficacia del vaccino.
TREVISO - Ha scritto Heather Parisi su Instagram: “Molti mi hanno chiesto qual è la situazione del vaccino in Cina e a Hong Kong e cosa faremo io e la mia famiglia. In Cina, al momento, sono state vaccinate 1 milione di persone (su 1.4 miliardi!). È prevista la vaccinazione di 50 milioni, ma la risposta della gente è molto tiepida per ammissione delle stesse autorità che non stanno forzando la mano. Io e la mia famiglia NON faremo il vaccino perché è fuor di dubbio che si tratta di un vaccino sperimentale di cui non si hanno avuto modo di vedere gli effetti nel breve, nel medio e nel lungo periodo”.
La domanda - come suol dirsi - sorge spontanea: ma chi saranno mai questi molti recatisi al cospetto di un sì autorevole oracolo, virologa di chiara fama, specializzata in epidemiologia? Costoro avrebbero dovuto come minimo costringerci tutti a metterci in fila (e in rigoroso assembramento)a chiedere umilmente lumi alla luminare. Una volta tanto che un “cervello in fuga” compie il percorso inverso e viene proprio da noi, in Italia - roba da non crederci - a donare i frutti della sua intelligenza, noi sempre i soliti: distratti, incolti, pronti a ribattere a colpi di snobismo. Superficialoni che manco ci accorgiamo che passare dalla spaccata alla spaccona ci si impiega davvero un attimo. “Secondo alcuni sondaggi gli scettici verso il vaccino nel nostro Paese sono il 41 per cento della popolazione italiana su cui potrebbero fare presa campagne dissuasive”. Heather, per non saper né leggere né scrivere, è scesa in pista (da ballo). Dissuasiva nessuno sa quanto potrà esserlo. Persuasiva ancora meno: con le cicale chi lo sa ma non di certo con la formica-che-invece-non-cicale-mica.
Influencer più professionali piuttosto si sono infiltrati in alcuni gruppi e movimenti che, grazie ai social, inoculano dosi massicce di antivaccino. Tra questi il più tristemente noto è il “3V (Vogliamo la Verità sui Vaccini): “In Italia c’è una confluenza tra varie comunità complottiste: a fianco agli antivaccinisti, ci sono i movimenti dell’estrema destra come Forza Nuova, i seguaci di QAnon, ma anche le associazione di commercianti e i movimenti politici come Vox” - ha dichiarato a “Internazionale.it” il giornalista Leonardo Bianchi, che su nemici del vaccino e negazionisti del Covid ha raccolto così tanto materiale da scriverci sopra un libro. “I no vax italiani per il momento sono marginali sia a livello politico sia a livello sociale. Anche se hanno rapporti con la politica. Se i movimenti antivaccinali dovessero essere appoggiati dai partiti della destra come la Lega e Fratelli d’Italia potrebbero influire sulla campagna per la vaccinazione anticovid, visto l’alto grado di indecisi in Italia”.
Mai fare però di tutta l’erba un fascio. In Veneto, la settimana scorsa, l’estremismo no vax ha minacciato pesantemente il Governatore Luca Zaia. Del quale ciascuno può dire ciò che vuole ma certamente non che sia un detrattore del vaccino e men che meno un negazionista del virus; dopo tutti i tamponi a cui ha sottoposto i veneti (e quelli che ha fatto brevettare al dott. Roberto Rigoli). Sullo stesso Carroccio siede però anche la consigliera comunale a San Casciano in Toscana, Eleonora Leoncini. Tre giorni prima del Natale ha pensato di anticipare il regalo con dentro le sue perle autentiche di saggezza: “I morti nei camion a Bergamo sono una fake news perché erano le stesse foto del passato". Assurdo. Ma assurda è tutta questa storia di negavaccinismo. La verità è che - e prendo in prestito dall’ultimo romanzo del bravissimo Fabio Genovesi: “Se cominciamo a togliere l’assurdo, qui intorno non rimane praticamente nulla”.
BUONA DOMENICA