Montebelluna, "il giallo dei sottopassi"
Il consigliere Quaggiotto attacca: "I progetti riguardanti gli interventi a San Gaetano non ci sono mai stati consegnati in passato"
MONTEBELLUNA - “In data 27 luglio abbiamo presentato una richiesta di accesso agli atti per prendere visione di alcuni progetti, tra cui quelli relativi ai sottopassi: quello che verrà realizzato presso la stazione e quelli promessi per la frazione di San Gaetano. Nello specifico i progetti riguardanti gli interventi a San Gaetano non ci sono mai stati consegnati in passato’’. A dichiararlo è il capogruppo di “Pd-Il futuro è adesso” Davide Quaggiotto.
“A seguito della richiesta sono stato invitato a presentarmi presso gli uffici competenti considerando che nessuno aveva i file. Mi sono allora presentato in Comune dove mi hanno mostrato la planimetria dei sottopassi della stazione e di via San Gaetano. Per quanto riguarda quelli di via Trevignano e via Delle Alte mi è stato spiegato che non sono presenti in comune neanche in formato cartaceo e che quello di via Delle Alte in particolare è ancora incerto’’, continua Quaggiotto.
“Il giorno in cui ho ricevuto il giornalino Qui Montebelluna con molto stupore ho però trovato in una delle pagine le foto dei progetti dei sottopassi di via Trevignano e di via Delle Alte. Questo è stato un episodio spiacevole perché in qualità di Consiglieri abbiamo il dovere di monitorare quanto l’amministrazione fa e in questo caso non ci è stato permesso. Infine sentirsi dire che il progetto di via delle Alte è in alto mare e vederlo indicato come prossimo alla realizzazione fa molto riflettere – aggiunge il consigliere -. O c’è stata l’intenzione di non fornirci tutti i documenti richiesti oppure la parte politica non fornisce alcuni progetti neanche agli uffici, dato che questi sottopassi vedono la regione coinvolta nella progettazione e il giornalino viene scritto dall’addetta stampa in accordo con i membri dell’amministrazione da quel che so. Ma se fosse questo il caso, bisognerebbe chiedersi se quelli che non sono presenti in Comune abbiano un fondamento reale o se siano solo utili per fare annunci. Auspichiamo quindi un chiarimento”. OT