Zaia prende un abbaglio e in diretta confonde l’agrivoltaico con il fotovoltaico
La gaffe nel corso della presentazione ieri a Venezia del PNRR alla presenza dei ministri Brunetta, Franco e Messa
VENEZIA / MOGLIANO – Ieri pomeriggio a Venezia si è tenuta la presentazione del PNRR presso le Procuratie Vecchie in Piazza San Marco a Venezia. Diversi i relatori illustri all’evento: Daniele Franco, ministro dell’Economia e delle Finanze, Maria Cristina Messa, ministra dell’Università e della ricerca, Renato Brunetta, ministro della Pubblica amministrazione, il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Tra il pubblico tanti imprenditori ma anche studenti e proprio un gruppo di universitari ha rivolto una domanda sul sugli investimenti del PNRR riguardo la tecnologia dell’agrivoltaico al Presidente Zaia. Fin qui nulla di strano ma a destrare stupore è stata invece la risposta di Zaia. Il Presidente della Regione ha infatti confuso l’agrivoltaico con il fotovoltaico, due pratiche ben diverse.
Già perché l’agrivoltaico (detto anche agrovoltaico, agri fotovoltaico, agro fotovoltaico, agri-pv, agrisolare): “È un sistema di produzioni agricola e fotovoltaica realizzate sul medesimo terreno. Nel sistema agrivoltaico i pannelli fotovoltaici sono montati ad un'altezza da terra sufficiente per consentire pratiche di coltivazione convenzionali sul terreno sottostante. Tra gli obiettivi del sistema agrivoltaico vi sono la preservazione dei terreni all’utilizzo agricolo, l’ausilio alle coltivazioni idonee tramite l’ombreggiamento che ne riduce la richiesta idrica, la funzione di sostegno delle piante, il contributo alla regimentazione delle acque piovane, una parziale protezione antigrandine e ad altri fenomeni di precipitazioni e condizioni climatiche estreme. Nell'agrivoltaico la funzione di produzione di elettricità fotovoltaica del sistema è una funzione ulteriore alla produzione agricola”.
Insomma, si tratta di una buona pratica, che tra l’altro in Veneto è oggetto d’interessanti sperimentazioni all’università di Verona fina dal 2009. Di fatto nulla a che vedere con il fotovoltaico “nudo e crudo”. A segnalarci la gaffe di Zaia, Cesare Bulegato, rappresentante degli studenti di Scienze Ambientali a Ca ’Foscari e agricoltore biologico, presente al meeting che ci ha raccontato l'accaduto facendo anche delle interessanti considerazioni.
“Durante l’evento (visibile sul canale youtube del Comune di Venezia) alcuni giovani universitari hanno fatto una domanda sugli investimenti del PNRR riguardo la tecnologia dell’agrivoltaico, progettata apposta per superare il problema del consumo di suolo derivante dall’uso dei pannelli a terra. Intervenendo dopo Brunetta e Brugnaro, il presidente della regione ha confuso le tecnologie, attribuendo all’agrivoltaico (da lui ribattezzato “agro-fotovoltaico” nel minuto 1:51:03) le stesse caratteristiche dei pannelli di rinnovabili a terra attualmente al centro del dibattito pubblico in città come Mogliano Veneto, e finendo per disapprovare il tutto. Con la preoccupazione dei giovani universitari che, temendo che ora anche l’agrivoltaico finisca nel mirino della sindrome Nimby evocata da Zaia, hanno tentato inutilmente (vedasi l’alzata in piedi di un ragazzo al minuto 1:59:51) di ottenere un altro intervento per chiarire le frasi da lui pronunciate poco prima”.
Ma Cesare non polemizza e fa una considerazione condivisibile: “Post evento, accettata l’umanissima gaffe del presidente, noi ragazzi speriamo possa essere trasformata in un’occasione di far conoscere ancora di più una tecnologia rivoluzionaria perché: l’agrivoltaico produce energia pulita senza rubare terreno alle piante, anzi, le tutela fungendo da scudo sopraelevato contro il sole eccessivo, la grandine e le bombe d’acqua, che sono sempre più frequenti. Un vero capolavoro che combina green e difesa del suolo, e che per questo merita più visibilità e incentivi da parte rispettivamente dalla stampa e dalle istituzioni”.