Distrutto a Rossoch il cippo che ricorda i caduti della Seconda Guerra Mondiale
Queste posizioni estremiste purtroppo non sono un caso isolato. Nei giorni scorsi anche il Ponte dell’Amicizia a Nikolajewka è stato deturpato con la Z bianca.
RUSSIA - La follia della guerra che attraversa i nostri giorni non risparmia neppure i simboli della pace. A Rossosch, la città russa che fu sede del Comando del Corpo d’armata alpino nel 1942, è stato infatti distrutto e sfregiato con una Z bianca il cippo che ricorda tutti i Caduti nella Seconda Guerra Mondiale.
Il cippo era stato collocato dall’Associazione Nazionale Alpini davanti all’Asilo “Sorriso”, una struttura che ospita 180 bambini, costruita dai volontari alpini e donata alla città in segno di fratellanza. Sul piccolo monumento si trovavano, stilizzati e sovrapposti, un cappello alpino e la stella simbolo dell’Armata russa, mentre la targa sotto di essi ricordava: “Da un tragico passato un presente di amicizia per un futuro di fraterna collaborazione”. Un messaggio chiaro e sinora apprezzato dalla popolazione, lieta di far frequentare ai suoi bambini “l’asilo degli italiani”.
Queste posizioni nazionalistiche estremiste purtroppo non sono un caso isolato. Nei giorni scorsi anche il Ponte dell’Amicizia costruito sempre dagli alpini a Nikolajewka è stato deturpato con la Z bianca (diventata il simbolo dell'identità nazionale russa) mentre le sagome dei cappelli alpini sono state ricoperte con una lamiera.
“Amarezza e sconforto sono i primi sentimenti che provo davanti alle immagini di Rossosch - ha commentato Sebastiano Favero, Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini – perché penso allo slancio e alla generosità con cui i nostri Reduci di Russia avevano voluto realizzare simboli di pace e fratellanza in quelle terre che erano state funestate dalla guerra."