CASTELFRANCO – Un caloroso addio ai container: le nuove aule tanto attese arriveranno a breve. Dopo anni di attesa, sono partiti ieri i lavori del primo stralcio di ampliamento del liceo “Giorgione”, che vedranno l’edificazione di un nuovo edificio contiguo e collegato anche internamente con l’Istituto Nightingale, tra via Verdi e via Bellini, che conterrà 15 aule, laboratori e spazi polifunzionali.

Il costo dei lavori, che dovrebbero concludersi nell’aprile 2023, ammontano a 3 milioni e 785mila euro, dei quali 3 milioni finanziati dal Miur con i Mutui BEI per l’edilizia scolastica, mentre la differenza è coperta dai fondi propri della Provincia di Treviso. Provincia che ha dettato la linea dell’ecosostenibilità: il nuovo edificio sarà realizzato con materiali naturali ed eco-compatibili e disporrà di un impianto fotovoltaico con una potenza complessiva di picco pari a 20.25 kWp, che lo renderanno una struttura NZEB, Nearly Zero Energy Building, ovvero a impatto zero e al massimo delle prestazioni di efficientamento energetico.

Naturalmente soddisfatto Stefano Marcon, nella duplice veste di sindaco e di presidente della provincia: “Il nuovo edificio metterà a disposizione delle studentesse e degli studenti del Giorgione nuove aule, ma costituisce un intervento importante anche per il corpo studentesco e docente del Nightingale stesso, che potrà utilizzare i locali ottimizzando gli spazi e la didattica. Questa prima parte di edificazione riguarda il primo stralcio del progetto; ne seguiranno altri che porteranno alla realizzazione di altre 15 aule. Ribadisco, inoltre, che il connubio edilizia scolastica e sostenibilità ambientale è sempre al primo posto”.

Alla posa della prima pietra, oltre il primo cittadino, erano presenti anche politici locali e nazionali, oltre che il prefetto di Treviso Angelo Sidoti, la vice dirigente scolastica del Giorgione Deborah Lotto e la dirigente scolastica del Nightingale Mariella Pesce, la quale dichiara: “La collaborazione tra l'Istituto Nighitingale e il Giorgione è stata sempre stretta e sinergica, soprattutto per quanto riguarda l'utilizzo degli spazi, come avviene per la palestra, non solo con le aule: la scuola necessita sempre di più di laboratori e altri locali comuni, quindi continuiamo su questa linea di condivisione e disponibilità”.