Lo Sceriffo Gentilini attacca Salvini: "Per la Lega è stata una debacle, si deve dimettere. Avanti con Zaia"
L'ex sindaco di Treviso, leghista della prima ora, critica il segretario della Lega a "La Zanzara" su Radio24
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Salvini si deve dimettere. La Lega si può salvare solo con Zaia”. Senza peli sulla lingua, suo tratto distintivo, Giancarlo Gentilini, ex sindaco di Treviso e attuale consigliere comunale della Lega, entra a gamba tesa sul segretario della Lega, commentando i risultati elettorali nel programma La Zanzara di Radio 24.
“È stata una debacle, Salvini si deve dimettere” - continua l’ex Sceriffo - “Io andavo in mezzo al popolo, era il mio sistema. Adesso c’è stato un distacco, Salvini e i suoi sono rimasti arroccati nelle sale di comando. L’unico rimedio per ritornare nell’alveo del passato - aggiunge - sono le dimissioni di Salvini, non è riuscito a interpretare le necessità del popolo”. “Tutti mi fermano - dice ancora - dicendomi: Gentilini torni lei, abbiamo nostalgia, sentiamo la sua mancanza, perchè non torni? Ma non ho l’età e basta”. Poi lancia Zaia: “I governatori sono le persone giuste. Zaia è una mia creatura, conosce le esigenze del popolo, dovrebbe essere lui il leader della Lega”.
L’ex sindaco di Treviso parla poi di Giorgia Meloni: “Sono contento perché io sono sempre stato di destra. Ma la Meloni adesso subirà gli attacchi dei bolscevichi e gli attacchi di tutto il mondo, perché dicono che quella fiamma è il fascismo, ma ragazzi io il fascismo l’ho vissuto. Quella fiamma non c’entra niente”. Ma Mussolini cosa può insegnare alla Meloni? chiedono Cruciani e Parenzo: “Il mio credo è quello che ho sempre portato in tutto il mondo. Dio, Patria e famiglia. Ordine, disciplina e rispetto delle leggi. E se entra uno in casa mia va bucato come era ai miei tempi”. Potrà imparare da Mussolini le cose buone, bisogna imparare sempre le cose buone e lasciare quelle cattive, questa la filosofia che mi hanno insegnato a scuola. E Mussolini purtroppo poi si è alleato con Hitler”. Non ti penti di nulla?: “No no, non mi pento, rifarei tutto quello che ho fatto. La gente mi ama ancora e vorrebbe che fossi io a tornare, cosa vuol dire questo? Che ho seminato bene”. Ma secondo te ci saranno problemi per i gay con un governo di centrodestra?: “No, no. Ma non mi piace l’ostentazione, solo quello, non mi piacciono i cortei”. E l’aborto?: “Nessuno tocchi l’aborto, solo la donna può decidere cosa fare”.