CASTELFRANCO – Ieri sera, giovedì 2 febbraio, si è riunita l’Assemblea per la Difesa del Suolo, in risposta all’ultimo Consiglio comunale, che ha visto la maggioranza consiliare approvare la vendita di 25mila metri quadrati di terreno libero posti in via Lovara per l’espansione della vicina fabbrica, nonostante le oltre 3mila firme di cittadini raccolte per l’annullamento dell’asta e la mozione delle opposizioni, contrarie alla vendita.

“Le aree verdi pubbliche sono un patrimonio della Città e chi ci amministra ha il dovere di preservarle, guardando alla salute e al benessere delle future generazioni” è il monito che giunge dall’assemblea, che punta il dito verso una politica castellana che sacrifica il verde in favore degli interessi di pochi: “La vicenda di via Lovara si inserisce in un contesto nel quale da decenni vengono compiute scelte urbanistiche contrarie alla tutela del territorio e alla difesa della salute pubblica, e per le quali, fatto altrettanto grave, i benefici economici non sono a vantaggio della collettività”.

Elemento ancora più importante, secondo l’Assemblea, è che non emerga alcuna vera politica ambientale e a favore del verde da parte della presente amministrazione: “Dopo aver confermato per l’ennesima volta l’intenzione di vendere al miglior offerente il terreno di via Lovara, la Giunta di Castelfranco Veneto non ha spiegato come intenda compensare il Verde che sarà definitivamente perso, e allo stesso modo non ha spiegato come i proventi della vendita saranno restituiti alla collettività”.

I promotori dell’Assemblea si rivolgono infine direttamente al primo cittadino Stefano Marcon: “Chiediamo al Sindaco di ascoltare le ragioni delle migliaia di persone che si sono mobilitate per la salvaguardia dell’area e, finché c’è ancora tempo, chiediamo nuovamente alla Giunta di annullare l’asta ed evitare così l’ennesima cementificazione ai danni del nostro territorio”.

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