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04 gennaio 2025

Treviso

Accoglienza e lavoro per i richiedenti asilo: "Imprese artigiane pronte a fare la propria parte ma lo Stato ci sostenga"

Casartigiani Treviso: "Quello che possiamo costruire è una sorta di “Modello Treviso” nel campo dell’accoglienza e dell’emergenza legata ai flussi migratori"

| Isabella Loschi |

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lavoratori

TREVISO – A seguito dell’incontro che si è svolto due settimane fa in Prefettura a Treviso con l’obiettivo di coinvolgere anche il mondo delle imprese nel sistema di accoglienza dei richiedenti asilo provenienti dalle principali rotte migratorie, l’associazione Casartigiani ha convocato la settimana scorsa tutti i rappresentanti dei propri mandamenti provinciali per sondare l’effettiva disponibilità delle imprese associate ad aderire all’ipotesi di nuovi percorsi di integrazione “casa-lavoro”.

Hanno partecipato all’incontro tutti i rappresentanti dei territori provinciali: oltre all’area del capoluogo e dell’hinterland anche quelle del Coneglianese, dell’Opitergino-Mottense e della Castellana. “Quello che possiamo costruire è una sorta di “Modello Treviso” nel campo dell’accoglienza e dell’emergenza legata ai flussi migratori - commenta il presidente provinciale di Casartigiani Treviso Piergiovanni Maschietto - però passare dalle parole ai fatti è tutt’altro che semplice. La nostra associazione, nelle proprie articolazioni territoriali, rimane favorevole a sperimentare nuovi percorsi “casa-lavoro” per richiedenti asilo ma la nostra disponibilità, anche in considerazione delle peculiarità del settore artigiano, rimane condizionata ad alcuni requisiti minimi: la capacità di comunicare in lingua italiana, l’aver frequentato corsi di formazione, conoscere almeno le basi del mestiere che si andrà a svolgere”.

Maschietto sottolinea inoltre la necessità di un sostegno economico nei confronti delle imprese che intendano con simili progetti svolgere anche un ruolo di formazione: "Per diventare parte integrante dei nostri processi produttivi bisogna davvero imparare un mestiere - spiega Maschietto - in settori particolari come la meccanica, i servizi, la panificazione servono competenze. Il sistema dell’artigianato è quindi pronto a fare la propria parte in questa fase, col doppio vantaggio di contribuire ad attenuare il rischio che la crisi migratoria diventi un’emergenza sociale e andando ad affrontare contestualmente l’attuale carenza di manodopera nel mercato del lavoro, ma lo Stato deve sostenere economicamente le imprese che aderiscono”.

Le associazioni mandamentali di Casartigiani si sono ora impegnate a informare le proprie aziende sondando nel dettaglio il bisogno di manodopera, i settori interessati e le qualifiche ricercate al fine di predisporre una mappatura delle esigenze delle imprese. “Rimaniamo in attesa della convocazione da parte della Camera di Commercio delle commissioni composte dai rappresentanti di categoria. Per concretizzare questo progetto ci sono ancora tanti nodi da scogliere a partire da quello degli alloggi”.

 

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