MONTEBELLUNA – Ciò che si temeva ma che nessuno voleva accadesse purtroppo è successo. Il neonato che nella notte tra mercoledì è giovedì è stato soccorso a San Gaetano di Montebelluna dopo che i genitori l’hanno trovato esanime nella culla è venuto a mancare questa mattina poco dopo le ore 9. Da subito i sanitari, giunti tempestivamente nell’abitazione della famigliola, si sono prodigati per rianimarlo e anche se debolmente il cuoricino del bimbo era tornato a battere.

Trasferito in elicottero all’ospedale di Treviso, una volta stabilizzato era stato poi portato rapidamente al nosocomio di Verona, dove si poteva contare su attrezzature e competenze che potevano aprire uno spiraglio di speranza, malgrado le gravi condizioni del bimbo. I genitori al capezzale del figlioletto hanno sperato fino all’ultimo anche se i margini di ottimismo erano davvero esigui, tant’è che avevano deciso di farlo battezzare. Poco fa la terribile notizie che il neonato è spirato quest’oggi.

Smarrimento, sconcerto e dolore immane per questa piccola vita spezzata, la terza in provincia di Treviso in meno di un mese. La prima tragedia è del 16 settembre, quando una bimba di soli 4 mesi è deceduta, sempre a Montebelluna, con ogni probabilità per un rigurgito mentre dormiva nella sua culla. Il secondo dramma venerdì 29 settembre quando all'asilo nido "Raggio di sole" a Porcellengo di Paese le educatrici hanno trovato un bimbo di 11 mesi privo di vita nel lettino in cui poco prima lo avevano coricato per un riposino. Ed ora il terzo caso che sta dilaniando una famiglia di San Gaetano, frazione di Montebelluna. Le circostanze sono di un’enormità tale che è inevitabile porsi dei quesiti.

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