L'Istituto Oncologico Veneto compie 18 anni: nel 2023 9.000 pazienti in trattamento
I ricoveri in 12 mesi sono stati 9.200. La specialistica ambulatoriale è arrivata a 874.000 prestazioni/anno
| Ansa |
PADOVA-CASTELFRANCO - Era il 22 dicembre 2005 quando fu istituito con legge regionale: da allora l'Istituto Oncologico Veneto è cresciuto, diventando "grande" per investimenti in edilizia e in tecnologia, volumi di attività, ricerca scientifica, sperimentazioni cliniche, accreditamenti, certificazioni, valori di produzione, donazioni. I dati 2023 presentati oggi davanti all'assessore del Veneto Manuela Lanzarin parlano di 9.000 pazienti in trattamento, 9.200 ricoveri, 874.000 prestazioni specialistiche, superati i 3 milioni di donazioni 5X1000.
Dopo l'istituzione nel 2005, nel marzo 2006 sono state avviate le attività presso l'ospedale Busonera e la palazzina di Radioterapia di Padova; quindi nel luglio 2015 hanno preso il via i laboratori presso la Torre della Ricerca in Zona industriale; nell'ottobre 2017 viene attivata la sede presso l'ospedale di Castelfranco Veneto; a giugno 2018 l'inaugurazione della nuova Radioterapia a Monselice (Schiavonia) e ad ottobre 2022 l'avvio della gestione della biobanca presso l'ospedale Santi Giovanni e Paolo di Venezia. Nel maggio di quest'anno, gli uffici amministrativi e la direzione scientifica hanno traslocato da Palazzo Santo Stefano a Piazza Salvemini, a Padova. Allo stato attuale l'Istituto Oncologico Veneto ha una dotazione di 1.375 lavoratori tra dipendenti, in convenzione con l'Università degli Studi di Padova e collaborazioni.
Allo stato attuale l'Istituto Oncologico Veneto ha una dotazione di 1.375 lavoratori tra dipendenti, in convenzione con l'Università degli Studi di Padova e collaborazioni. Attualmente lo Iov si articola su sette punti di lavoro dislocati tra le province di Padova, Treviso e Venezia. In 18 anni ingenti sono stati gli investimenti in edilizia (52 milioni cui vanno aggiunti i quasi 15 per la costruzione della nuova Radioterapia a Castelfranco già previsti) e in tecnologia (53 milioni più i circa 15 già previsti per l'avvio della Radioterapia a Castelfranco): per questi ultimi, è da segnalare un +14,8 milioni tra il 2021 e il 2023.
Sul fronte dell'assistenza è da segnalare una crescita nel tempo di ricoveri e prestazioni specialistiche: i ricoveri hanno raggiunto quota 9.200 /anno (+11,4% nel 2023 rispetto al 2022), la specialistica ambulatoriale, incluse le prestazioni di laboratorio, è arrivata a 874.000 prestazioni/anno (+6,4% nel 2023 rispetto al 2022). Sono in continua crescita i pazienti trattati presso lo Iov con chemioterapia e/o radioterapia raggiungendo i 9.000 pazienti nel corso del 2023 (+8,2% rispetto all'anno precedente). Si assiste ad un incremento costante dei trattamenti chemioterapici, infusionali e orali, pari a 56.500 nel 2023 (+9,0%), così come i trattamenti radioterapici giunti nel 2023 a quota 47.000 (+2,8%). Importante risultato per l'attività chirurgica: nell'anno in corso le 6 Unità di Chirurgia dello Iov hanno eseguito 6.700 interventi (2.900 a Padova e 3.800 a Castelfranco) +8,7% in più rispetto al 2022.
"Ha compiuto diciott'anni, è diventato maggiorenne. Ma fin dalla nascita ha dimostrato di camminare sapientemente sulle sue gambe e bruciare progressivamente le tappe verso quell'eccellenza su cui i veneti sanno di poter contare. Sono passati anni di grandi investimenti sia nell'edilizia nelle varie sedi, sia in tecnologia come nel personale e nell'umanizzazione. Quella che è stata una sfida per garantire ai Veneti un riferimento a 360 gradi, valido e di altissimo livello nel campo delle neoplasie è una realtà. Possiamo veramente affermare che lo IOV è indiscutibilmente diventato grande".
Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, saluta il compimento dei diciott'anni dell'Istituto Oncologico Veneto. Anniversario ricordato, oggi a Padova, con una conferenza stampa a cui ha partecipato l'assessore regionale alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ricevuta dal Direttore generale Patrizia Benini e il Direttore scientifico Vincenzo Bronte, insieme agli altri dirigenti. "Questi diciotto anni sono stati un periodo di grande e continua programmazione, di investimenti importanti che si sono tradotti continuamento in aumento delle potenzialità, del personale, dei posti letto, delle attrezzature sempre di ultima generazione - sottolinea l'assessore regionale alla sanità -. Quello che oggi è lo IOV è frutto di un lavoro di squadra. È una grande realtà affermata non solo nel panorama regionale ma anche in quello nazionale come conferma l'attrazione da fuori Veneto. Per la ricerca è riconosciuto tra i dieci istituti di questo tipo in tutta Italia. Penso un ringraziamento debba andare a tutti i professionisti e operatori per il loro lavoro". A conclusione dell'incontro, l'assessore Lanzarin ha visitato il bunker della Radioterapia Pediatrica dove recentemente è stata portata a termine un'opera di umanizzazione degli ambienti, trasformati idealmente in grandi acquari grazie alla donazione di una fondazione privata.
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