VITTORIO VENETO – Il progetto esecutivo firmato dall’architetto Fabio Nassuato ha già avuto il via libera dalla Soprintendenza. Ma perché i lavori possano partire, il comune dovrà ora intercettare i necessari soldi, oltre un milione di euro.

L’intervento di recupero del sentiero di Santa Augusta che dalle scalinate di via Calcada sale alla sommità del colle è già inserito nel piano opere pubbliche del comune di Vittorio Veneto, ma coperto da alienazioni. In attesa che gli immobili vengano venduti, l’amministrazione comunale ha deciso di percorrere il piano B per avviare i lavori: l’art bonus. E qualche importante sponsor, benefattore, si è già fatto avanti, come ha rivelato stamane, venerdì, il sindaco Antonio Miatto presentando il progetto del recupero del sentiero nel ridotto del teatro “Da Ponte”. «Sponsor abbastanza sostanziosi per dare avvio ad una prima parte dell’intervento» ha dichiarato il primo cittadino.

Servirà oltre un milione di euro per mettere mano ai 1.150 metri di sentiero, inclusa la scalinata di via Calcada fatta realizzare dalla famiglia Gei nel 1930 e quella finale davanti al santuario con i suoi 104 gradini. La questione più problematica dell’intervento, come ha sottolineato il progettista, è l’aspetto logistico perché lungo il sentiero non si arriva con camion o ruspe. Quindi sotto questo profilo si prospetta molto oneroso l’intervento per il quale serviranno, dal momento dell’avvio dei lavori, almeno 8 mesi per concludere l’intervento di recupero, mesi durante i quali il sentiero sarà sempre accessibile ai numerosi fedeli e camminatori che quotidianamente lo percorrono.

«Ci sono degli interventi – ha detto il sindaco Miatto – che vengono dal cuore, e questo è uno di quelli. Tutti noi vittoriesi siamo affezionati a Santa Augusta e visto lo stato di degrado del sentiero un intervento è doveroso. Mi auguro che il prossimo sindaco sia determinato a portare avanti quest’opera, i cui lavori spero possano partire già nel corso del 2024. E mi auguro che i cittadini contribuiscano a questi lavori tramite l’art bonus che consente un beneficio fiscale del 65% in tre anni. Già abbiamo degli sponsor interessati. Il resto lo metterà il comune». Con il progetto esecutivo approvato, ora il comune confida di poter partecipare, non appena ci sarà la possibilità, ad un bando per i percorsi storici.

«Il percorso – ha evidenziato l’architetto Nassuato – è il risultato di una stratificazione di interventi eseguiti nei secoli». Le sei cappelle che lo scandiscono sono seicentesche, quindi questo sentiero ha 400 anni di storia. A rendere nel tempo il percorso più dissestato ha contribuito la vegetazione cresciuta a dismisura: inizialmente, e fino agli anni ’60, la vegetazione scandiva solo la parte bassa della collina, mentre il resto era a prato. «Poi il bosco si è impadronito del percorso» ha evidenziato il progettista mettendo in luce come radici e piante abbiano avuto ripercussioni sulla pavimentazione. A peggiorare poi il manto il dilavamento con una rete di regimazione delle acque piovane che nel tempo si è deteriorata.

Tutto il percorso è sottoposto a vincolo monumentale. Dove la pavimentazione in ciottoli è ancora esistente sarà mantenuta, dove è assente sarà ricreata con tecniche moderne, ma con risultati pari a quella esistente. Le scalinate alla base e in cima saranno oggetto di un accurato restauro. In particolare su quella di via Calcada si interverrà per limitare le infiltrazioni d’acqua. Gli scalini lungo il percorso dove dissestati saranno smontati, sistemati e rimontati. Il tracciato sarà anche dotato di un’illuminazione a pollicino, una luce minima per garantirne la percorrenza in sicurezza anche al calare del sole. «Prima di procedere con questo intervento, ci sarà lo sfoltimento delle alberature a cura dell’Unione Montana» ha spiegato l’architetto. Intervento questo che impiegherà pure l’elicottero e che dovrebbe essere realizzato a breve.