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03 agosto 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Le ferite di Alex non causate dalla caduta, 'è omicidio'

L'avvocato della famiglia, 'forse spinto giù'. Sabato i funerali 

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Le ferite di Alex non causate dalla caduta, 'è omicidio'

VIDOR - Torna ad essere percorribile l'ipotesi di una caduta dalla sommità di un dirupo alto una decina di metri, intenzionale o meno, quale causa della morte di Alex Marangon, il giovane di Marcon (Venezia) trovato privo di vita sul greto del fiume Piave il 2 luglio scorso dopo essere scomparso, la notte del 30 giugno, da una riunione di un gruppo di appassionati di pratiche sciamaniche, a Vidor. La Procura della Repubblica di Treviso, infatti, ha dato mandato ai Vigili del Fuoco di ricercare, in un sopralluogo previsto per domani mattina, tracce di passaggio di un corpo pesante lungo i possibili percorsi verticali tra la sommità della scarpata vicina alla ex abbazia Santa Bona, dove era in corso la convention, ed il letto del fiume Piave. Si tratterà, cioè, di individuare eventuali segni provocati da impatti o rotolamenti come rami spezzati, terra o ciottoli spostati dalla propria sede e deformazioni da impatto al suolo. Non paiono nel frattempo aver dato esito le ricerche di elementi che confortino l'altra pista, quella di un omicidio commesso da sconosciuti utilizzando corpi contundenti come pietre o bastoni. Nel teatro esaminato in questi giorni non paiono essere infatti stati trovati oggetti idonei a far risalire le lesioni riscontrate dall'autopsia ad una dinamica di questo genere, pur rimanendo valida l'ipotesi prevalente dell'omicidio volontario.

Ipotizza il gesto volontario compiuto da qualcuno dei partecipanti al rito l'avvocato Nicodemo Gentile, uno dei legali dei familiari del barista. "Più che buttarsi - dichiara - è stato lanciato da qualcuno da un terrapieno". Per questo i legali seguiranno "con la massima attenzione e con dei propri consulenti tutti gli accertamenti e i sopralluoghi che verranno fatti. Anche perché è necessario capire - aggiunge - se ci sono delle situazioni che possono far dire che Alex è caduto o si è buttato da quel terrapieno, se ci sono alberi spezzati, rami, foglie o segni ematici". Nel caso Alex fosse precipitato per cause indipendenti dalla sua volontà o da suoi imprudenti movimenti nel buio, il reato da contestare contro ignoti diventerebbe quello di morte come conseguenza di altro reato.

Il ragazzo, cioè, fuggendo da qualche minaccia o privo di lucidità per l'assunzione di sostanze stupefacenti, non avrebbe considerato il limite del dirupo, precipitando e morendo di lì a poco per le ferite contro le rocce dell'alveo torrentizio del fiume. Per questa ragione sono particolarmente attesi gli esiti dell'esame tossicologico del sangue e dei tessuti prelevati dal corpo di Alex, i quali non saranno tuttavia disponibili prima di un mese. Suscitano infine un certo interesse le parole che qualche membro del gruppo avrebbe pronunciato poche ore dopo il fatto e riportate da testimoni, secondo le quali vi sarebbe stata la consapevolezza della morte del ragazzo con ampio anticipo rispetto al ritrovamento del corpo. Su questo aspetto sono in corso accertamenti per verificare la fondatezza della testimonianza. (di Gianni Favero, ANSA)

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