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12 agosto 2024

Cronaca

Le piace “viaggiare in ambulanza” e chiama per 400 volte i soccorsi

Per soccorrere la finta malata l’ambulanza non ha potuto intervenire in un incidente dove una persona è morta per mancanza di cure

| Margherita Zaniol |

| Margherita Zaniol |

Ambulanza

USA – Kesha Kennedy, una 34enne residente a Zanesville in Ohio, ha recentemente attirato l'attenzione delle autorità per aver chiamato il numero d'emergenza 911 ben 400 volte, con l'unico scopo di ottenere viaggi gratuiti in ambulanza. Questo comportamento ha creato un notevole intasamento delle risorse di emergenza locali, sollevando gravi preoccupazioni sull'abuso del sistema. Secondo le autorità, Kennedy chiamava più volte al giorno utilizzando ogni volta una scusa diversa per giustificare la sua richiesta di intervento. Questo comportamento ossessivo si è protratto per tutto il 2020, durante il quale è stata ripetutamente trasportata in ospedale solo per essere rimandata a casa in quanto trovata in "eccellente stato di salute fisica". Tuttavia, è emerso che la sua salute mentale richiedeva attenzione.

Le chiamate di Kennedy non solo hanno gravato sul sistema sanitario e sugli operatori del 911, ma hanno anche avuto conseguenze tragiche. In almeno un'occasione, l'ambulanza chiamata da Kennedy non ha potuto rispondere a una vera emergenza, contribuendo al decesso di una persona che stava soffocando. Un'indagine approfondita ha rivelato una possibile spiegazione psicologica dietro le azioni di Kennedy. Uno psicologo forense ha suggerito che la donna potrebbe soffrire di un disturbo che la induce a mentire in varie circostanze. Tuttavia, questa valutazione non ha attenuato le implicazioni legali delle sue azioni.

Il 12 luglio 2024, Kesha Kennedy si è dichiarata colpevole di diversi reati, tra cui l'interruzione dei servizi pubblici e il lancio di falsi allarmi. È stata anche accusata di 25 capi d'imputazione minori per uso improprio del sistema del 911. La contea di Muskingum ha sottolineato che la sentenza rappresenta un passo importante per garantire che le risorse di emergenza siano disponibili per chi ne ha veramente bisogno. Il caso di Kesha Kennedy mette in luce la necessità di valutare costantemente le procedure e i protocolli del servizio 911 per prevenire abusi futuri. Le autorità sono chiamate a implementare misure efficaci per identificare e affrontare tempestivamente gli abusi, assicurando che i cittadini possano sempre contare su questo servizio essenziale in caso di reale necessità.


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Margherita Zaniol

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