Lutto nella Lilt di Vittorio Veneto: un malore stronca lo storico volontario Silvano Da Re
Aveva 77 anni. Tutti lo chiamavano affettuosamente “zio”
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Cordoglio in città per la morte di Silvano Da Re, 77 anni, storico volontario della Lilt – Lega italiana lotta contro i tumori – di Vittorio Veneto. Da Re è stato stroncato da un improvviso malore nella sua casa a Forcal: qui stamane, martedì, è stato rinvenuto dagli amici che, preoccupati per la sua assenza, si sono precipitati nella sua abitazione, trovandolo ormai esanime nella poltrona del suo salotto.
«Silvano – ricorda il presidente della Lilt di Vittorio Veneto, Ugo Pollesel – era una delle anime della nostra delegazione. Tutti lo chiamavamo “zio” per il suo atteggiamento paternalistico: era sempre disponibile e sempre gentile con tutti. Aveva sempre una parola buona: intrepretava al meglio il volontario della Lilt».
Da Re risiedeva a Forcal e qui per molti anni aveva gestito la cooperativa alimentare, ora chiusa. Quando la moglie si era ammalata, aveva conosciuto la Lilt, per poi entrare nella squadra degli autisti dell’associazione, mettendo a servizio delle persone malate il proprio tempo e soprattutto una parola e un sorriso, sotto i suoi inconfondibili baffi bianchi, per ogni paziente che trasportava con il pulmino dell’associazione.
«Fino a quando ha compiuto i 75 anni è stato una delle anime del gruppo autisti – ricorda Pollesel -. Poi si è occupato della gestione degli automezzi e degli eventi associativi». Proprio ieri Pollesel aveva incontrato Da Re per accordarsi per i prossimi eventi dell’Ottobre in rosa. Stamane Silvano avrebbe dovuto posizionare in città i nastri rosa della Lilt e poi aveva pianificato con altri volontari il trasporto del materiale per le visite programmate sabato a Tarzo e per l’appuntamento con la passeggiata in rosa di domenica 6 ottobre a Vittorio Veneto. «Quando ci siamo lasciati – ripercorre il presidente – stava benissimo. È andato a casa».
Il malore che lo ha stroncato risalirebbe al pomeriggio di ieri, lunedì. «Alle 17 Silvano andava al bar a giocare a carte con degli amici che non l’hanno visto arrivare – spiega Pollesel -. Lo hanno chiamato al telefono, ma non ha risposto. Hanno pensato che fosse impegnato con la Lilt. Stamane alle 8.30 lo attendevamo nella nostra sede. Quando non lo abbiamo visto arrivare, lo abbiamo chiamato, ma non ci ha risposto. Ci siamo allarmati e subito qualcuno si è diretto a casa sua, trovando l’auto parcheggiata e la porta aperta». Da Re si è spento nella poltrona della sua abitazione. Subito è stata informata la sua famiglia e la notizia dell’improvvisa morte dello “zio” si è subito diffusa prima tra i 150 volontari della Lilt, poi in tutta la città dove era molto conosciuto.
«In segno di lutto – conclude Pollesel - abbiamo sospeso tutte le attività non indispensabili, come l’installazione dei nastri rosa, e stasera spegneremo le luci della nostra sede. Abbiamo subito informato tutti i volontari Lilt e decine e decine sono i messaggi di cordoglio indirizzati alla famiglia del nostro volontario: a Silvano tutti volevano bene».