Farmacia all’ex Sauro: sindaco, amministratore unico e consiglio tutti d’accordo
In aula le scuse del consigliere Carnelos dopo aver dato delle “somarelle” a Caldart e Uliana
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – La nuova farmacia comunale di San Giacomo di Veglia sarà fatta nell’ex scuola elementare Sauro di piazza Fiume. Il progetto varato dall’ex amministratore unico della Vittorio Veneto Servizi con il sostegno della passata giunta comunale trova il sostegno anche dei successori. Lo hanno ribadito in aula ieri sera, mercoledì, sia il sindaco Mirella Balliana, sia Mario Coletti, nuovo amministratore unico della società interamente partecipata dal comune di Vittorio Veneto.
LE FARMACIE. La questione è emersa mentre veniva trattato il punto relativo al controllo analogo sulla società relativo all’esercizio 2023. In aula il sindaco ha voluto fosse presente anche Coletti, alla sua prima uscita pubblica da amministratore unico. Balliana ha dettagliato alcuni dati relativi all’esercizio 2023, come l’utile di 135.952 euro che è stato destinato al bilancio comunale per le spese correnti del 2024. Ha evidenziato, poi, le due criticità emerse relative alla sezione trasparenza e anticorruzione e acquisto beni, per le quali sono state date delle prescrizioni che in questi mesi sono state affrontante per essere a breve risolte. La dirigente comunale Paola Costalonga ha invece anticipato alcuni dati relativi all’andamento 2024 della società che nel primo semestre ha registrato una crescita del 3,1% ed ha una liquidità in cassa di oltre 1,2 milioni di euro.
I consiglieri di minoranza, in particolare Antonella Caldart (La persona al centro) e Gianantonio Da Re (lista Da Re), ma anche la consigliera di maggioranza Silvia Bevilacqua (Progetto Vittorio Futura), hanno sollecitato l’amministratore unico Coletti a dare corso al progetto della nuova farmacia di San Giacomo di Veglia nell’ex Sauro. «Sono d’accordo sul recupero dell’ex Sauro» ha affermato Balliana. «Prendo in eredità un’azienda sana e robusta – ha dichiarato Coletti – con progetti avviati come quello dell’ex Sauro. L’avanzamento del progetto dipende ora dalla sua approvazione da parte della sovrintendenza. Non appena arriverà, ci sarà la gara per i lavori». Il capogruppo Pd Roberto Tonon ha auspicato «che non accada come per il sottopasso di via Cal Larga che l’investimento diventi sproporzionato».
Quanto alle nuove progettualità per la Vittorio Veneto Servizi, Coletti ha dichiarato: «È mia intenzione esplorare nuovi servizi e sinergie con l’ospedale, l’Ulss 2 e le realtà che operano in questo settore». Il consigliere Giovanni Braido (gruppo misto) ha auspicato che la liquidità di cassa venga impiegata. Coletti ha poi spiegato che al momento ritiene non percorribile «per l’aggravio di costi che comporterebbe» una nuova governance della società affidata ad un cda e non ad un amministratore unico. Con il solo voto di astensione di Braido, il punto è stato approvato da tutta l’aula.
LE SCUSE. In apertura alla seduta il presidente del consiglio comunale Alessandro De Bastiani, sollecitato da più persone, è voluto tornare sull’accaduto della seduta del 30 settembre (quella in cui Carnelos dette delle “somarelle” a Caldart e Uliana), che non venne nemmeno accennato nella successiva seduta del 18 ottobre. De Bastiani ha auspicato scuse pubbliche da parte di chi aveva pronunciato in aula parole ritenute lesive. Ha reso noto che la consigliera di parità della provincia di Treviso aveva proposto anche di trattare un apposito ordine del giorno, proposta declinata dal presidente. De Bastiani ha ribadito la condanna alle parole non consone pronunciare in aula, auspicando toni diversi da parte dei consiglieri.
Nel corso della seduta Carnelos ha ribadito che «non vi era alcuna intenzione di ledere», per poi formulare al microfono le proprie scuse.
IL SOTTOPASSO. In apertura della seduta, il consigliere Gianluca Posocco (La persona al centro) ha illustrato una domanda di attualità incentrata sullo status del progetto di realizzazione del sottopasso ferroviario di via Cal Larga, in zona industriale.
L’assessore ai lavori pubblici Giulio De Antoni ha ripercorso la genesi di quell’opera ereditata dalla passata amministrazione e soprattutto il suo costo. «Il progetto tecnico economico del 12 dicembre 2019, unico documento che ho trovato agli atti, indicava una spesa di 2,1 milioni di euro. Il 26 giugno 2024 lo studio incaricato alla successiva progettazione dell’opera ci ha consegnato un progetto da 5,1 milioni di euro. Prima di poter avviare i lavori, va approvato il progetto definitivo e una variante urbanistica – ha detto De Antoni rispondendo a Posocco che chiedeva tempistiche sull’avvio dell’opera -. Mi domando perché questo sottopasso non sia andato avanti durante i quattro anni della passata amministrazione. Cercheremo di trovare una soluzione condivisa con Rfi. Il nuovo termine per realizzare l’opera è il 31 dicembre 2025».