Pranzi e cenoni di Natale: "Prenotazioni in aumento nei locali della Marca"
Tra i regali più gettonati prodotti enogastronomici, le ceste, i vini di qualità, giocattoli e libri
| Isabella Loschi |
TREVISO - Lo shopping natalizio si avvicina alla chiusura e conferma le previsioni: sicuramente cauto, sobrio nelle scelte, consapevole nell’approccio, ma sostanzialmente positivo. Tra i regali più gettonati ci sono i prodotti enogastronomici, le “ceste”, i vini di qualità, i giocattoli, i libri, articoli per cosmesi, a seguire abbigliamento e accessori. Lo stesso vale per i pranzi natalizi e i cenoni fuori casa: il trend conferma, anche nella Marca, un aumento tendenziale del 2% di prenotazioni nei locali della provincia, segno evidente che le abitudini restano, nonostante il clima di incertezza diffuso, sostanzialmente “radicate” tra le famiglie trevigiane, dimostrando desiderio di evasione e di convivialità.
Sulla fine dell’anno, la presidente provinciale dell’Unione Confcommercio Dania Sartorato, lancia un invito a clienti, consumatori, cittadini: “Invito tutti a godersi e riscoprire le bellezze delle nostre città, dei centri storici, dei piccoli borghi. Associazioni e amministrazioni hanno dato il massimo per arricchirle, c’è un calendario ricchissimo in tutta la provincia creato per rendere fruibili e attrattivi gli spazi pubblici. La fine dell’anno può diventare un momento in cui l’importanza dell’essere una comunità si fa sentire, invito tutti ad apprezzare e a rispettare i luoghi dell’incontro e della convivialità, sono un patrimonio di cui dobbiamo andare orgogliosi”.
Questo il punto di fine anno della Confcommercio provinciale. Un tema che sta destando riflessioni in questi giorni, è la proposta di legge sulla disciplina dei giorni di chiusura obbligatori dei negozi in occasione delle principali festività nazionali. Sul punto la presidente Dania Sartorato assicura: “sicuramente va tenuto in conto quanto è stato realizzato fino ad ora, anche nella nostra provincia, grazie a relazioni sindacali proficue rispetto ad aperture domenicali e festività. Abbiamo sempre accompagnato con regole chiare e sobrie le trasformazioni del commercio. Il modello distributivo che abbiamo è improntato al pluralismo ed ha mostrato sul campo di tenere in conto delle ragioni e delle esigenze di imprese, lavoratori e consumatori”.
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