Ispettore antifrodi arrestato per concussione
Dipendente Mipaaf chiedeva regali e denaro a aziende vinicole
CONEGLIANO - Denaro, pieni di benzina e casse di vino sarebbero state tra le richieste alle aziende da Loris Serafin, 51 anni, di Conegliano, l'addetto dell' Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressioni frodi dei prodotti agroalimentari, arrestato per concussione dalla guardia di Finanza di Treviso.
Serafin, secondo quanto si é appreso, è al centro di un procedimento penale avviato dalla magistratura trevigiana per aver incassato indebitamente, nel 2008, alcuni rimborsi spese. L'indagine è iniziata la scorsa estate dopo la segnalazione ai finanzieri da parte di un imprenditore del settore agricolo di Valdobbiadene. Questo avrebbe riferito ai finanzieri che l'ispettore, abusando della sua funzione, lo avrebbe indotto a dargli 3.500 euro e a servirsi del distributore di benzina in cui l'azienda aveva un 'conto aperto', per fare il pieno una decina di volte della sua Range Rover.
I militari delle fiamme gialle, hanno avviato gli accertamenti, scoprendo che altri due viticoltori erano vittime dell'uomo da 30 anni in servizio all'ispettorato coneglianese. Un imprenditore di Pieve di Soligo avrebbe consegnato duemila euro che l'indagato avrebbe chiesto come compenso per una presunta mediazione con un altra azienda agroalimentare.
In un altro caso Serafin., facendo leva sulla sua qualifica, si sarebbe fatto dare 200 euro da un altro imprenditore di Farra di Soligo richiedendo poi altre somme che gli sono state però negate. Tutte le vittime hanno confermato le loro dichiarazioni con una denuncia. Il provvedimento restrittivo, chiesto dal pm trevigiano Iuri De Biasi, è stato firmato dal gip Umberto Donà che ha ravvisato il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove.