Napoli, sequestrata l'ex Italsider
La procura: "Disastro ambientale"
ROMA - I siti degli ex complessi industriali Italsider ed Eternit di Bagnoli, alla periferia di Napoli, sono state sequestrate dai Carabinieri nell’ambito di un’indagine della Procura di Napoli che ipotizza una situazione di disastro ambientale. Il sequestro è stato disposto, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli-sezione reati contro la P.A. e reati in materia ambientale dal gip del tribunale di Napoli, in composizione collegiale.
Nell'inchiesta sono coinvolti, oltre ai presidenti e direttori generali pro tempore della Bagnolifutura spa e del Ccta (laboratorio interno della Bagnolifutura), anche i rappresentanti pro tempore di tutti gli enti pubblici coinvolti a vario titolo nel procedimento di bonifica del sito di interesse, quali il direttore generale del ministero dell'Ambiente, i dirigenti Arpac, il dirigente della Provincia, il coordinatore del Dipartimento Ambiente del Comune di Napoli, i legali rappresentanti ed i tecnici delle ditte esecutrici dei lavori di bonifica, la direzione lavori.
I reati ipotizzati a loro carico sono: la truffa ai danni dello Stato, reati di falso, reato di miscelazione di rifiuti industriali, reato di disastro ambientale.
In particolare, in merito ai reati ipotizzati, la procura spiega che la truffa ai danni dello Stato viene contestata "in relazione all'illecita percezione di denaro pubblico per un'attivita' di bonifica (costo di 107 milioni di euro) che e' stata solo virtualmente effettuata, ma che, secondo quanto risulta dai rilievi tecnici effettuati dai consulenti tecnici della procura, ha difatto comportato una miscelazione dei pericolosi inquinanti su tutta l'area oggetto della bonifica con aggravamento dell'inquinamento dei suoli rispetto allo stato pre-bonifica".
I reati di falso "in relazione alle false certificazioni di analisi e alle false attestazioni di avvenuta bonifica; il reato di miscelazione di rifiuti industriali, in relazione all'avvenuto interramento di rifiuti industriali nell'area del Parco dello Sport".
Il sequestro preventivo, come si legge in una nota della Procura, ha ad oggetto sia le aree già ufficialmente sottoposte ad attività di bonifica dalla 'Bagnolifutura' spa (certificate come bonificate dalla Provincia, in particolare Area Tematica
2-Parco dello Sport-Parco Urbano lotto I) sia la porzione dell'Area Tematica I Parco Urbano, su cui sono ancora in corso i lavori di bonifica, sia l'intera area della cosiddetta 'Colmata di Bagnoli', non ancora bonificata.
Le indagini della Procura hanno evidenziato "l'omessa bonifica dei terreni, nonché sulla base di un confronto georeferenziato tra le condizioni del terreno pre e post bonifica effettuato dai consulenti tecnici, l'intervenuto ulteriore aggravamento dello stato di inquinamento dei terreni dell'area del complesso ex industriale rispetto alla condizione pre-bonifica". "Con riferimento alla Area di Colmata - evidenzia la Procura - si è accertata inoltre l'inefficacia del sistema di messa in sicurezza del sito della Colmata con conseguente immissione permanente in mare di sostanze inquinanti e pericolose per la salute".
(Adnkronos/Ign)