L'economia vittoriese rischia di perdere 10 milioni di euro
500 dipendenti del 1° Fod (e i relativi stipendi) pronti a lasciare la città
| Lalla |
Anche il prossimo Consiglio Comunale di Vittorio Veneto affronterà il tema del paventato trasferimento del 1° FOD da Vittorio Veneto a Firenze. I consiglieri del PD Giuseppe Costa, Alessandro De Bastiani, Roberto Tonon e Adriano Botteon hanno, infatti, depositato un’interpellanza nella quale chiedono al Sindaco Da Re se siano stati fatti altri sforzi, oltre alla lettera inviata nel dicembre scorso al Presidente Napolitano, per scongiurare il trasloco del prestigioso comando vittoriese.
"Alle dirette dipendenze del 1° Fod si contano circa 500 persone. Il 1° Fod genera, quindi, un indotto considerevole che venuto meno andrebbe ad impoverire ulteriormente l’economia cittadina” avvertono i consiglieri del PD nella loro interpellanza.
Secondo il PD, con in testa la Segretaria Barbara De Nardi, “il paventato trasferimento non risulta esser sorretto da ragioni di economicità, che, se sussistenti, risulterebbero pienamente condivisibili: il costo del paventato trasferimento, infatti, sarebbe ben superiore ai 12 milioni di euro, cifra, a quanto risulta, necessaria alla sola ristrutturazione della sede, attualmente inagibile, che dovrebbe accogliere il 1° Fod a Firenze, senza contare i milioni di euro necessari al trasloco e al pagamento delle indennità di trasferta ai militari”.
"Le attività del 1° Fod rappresentano un fiore all’occhiello dell’Esercito Italiano, anche a livello internazionale, tanto che, ad esempio, è demandata al 1° Fod la guida del contingente internazionale della missione dei “caschi blu” dell’ONU UNIFIL impegnata nel garantire la pace nel confine tra Libano e Israele” hanno ricordato i consiglieri del PD “in ambito nazionale, i compiti del 1° Fod sono di carattere logistico e si focalizzano nella gestione e nel coordinamento degli interventi di soccorso e ripristino della normalità nelle emergenze che si verificano per disastri naturali e eventi sismici, oltre alla bonifica da ordigni bellici rinvenuti nel territorio nazionale, su un’area di competenza che copre tutto il Nord e parte del Centro Italia, fino alla Toscana e alle Marche comprese”.
Per il PD “è necessaria una forte azione di natura politica per scongiurare il trasferimento del Fod, chiediamo a Da Re di impegnarsi e di dirci se in questi mesi ha fatto qualcosa o è semplicemente rimasto a guardare”.