Giuliana, la vicenda finisce in Cassazione
Ricorso dei familiari della piccola di due anni annegata nel Monticano nel 2009
ODERZO – La vicenda della morte della piccola Giuliana Favaro non si è conclusa. Infatti il papà della bimba, Michele Favaro, e la nonna Anna Maria Francescotto con l’avvocato Luigi Fadalti si sono rivolti alla Corte di Cassazione contro la sentenza di secondo grado in cui erano parte civile.
Lo scorso giungno ci fu la condanna in sede di Appello per la madre di Giuliana, la brasiliana Siimone Moreira: per lei 2 anni e 6 mesi per il reato di omicidio colposo. In precedenza il tribunale di Treviso aveva previsto una pena di 10 anni di reclusione per abbandono di minore.
Giuliana venne ripescata annegata nel Monticano il 2 settembre del 2009: aveva due anni. Nel ricorso alla Suprema Corta i familiari segnalano che l’episodio è stato un omicidio volontario commesso dalla madre.
Per i familiari una bambina terrorizzata dal buio e timorosa dell’acqua non sarebbe andata volontariamente verso il punto più buio della zona (piazza Rizzo a Oderzo, nella foto) ignorando quelli illuminati.
I legali sostengono «l’evidente illogicità» delle conclusioni dei giudici dell’Appello secondo cui invece la bimba si indirizzò da sola verso il buio e l’ignoto.
Il ricorso dà così il via al terzo processo per la tragica morte della bimba.