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09 gennaio 2025

Treviso

NON RIFIUTO' L'ALCOOLTEST, MULTA ANNULLATA E PATENTE RESTITUITA

Sentenza clamorosa: "graziato" automobilista che aveva chiesto di aspettare prima di soffiare nell'etilometro

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NON RIFIUTO' L'ALCOOLTEST, MULTA ANNULLATA E PATENTE RESTITUITA

Villorba – Non aveva rifiutato l’alcooltest: aveva solo chiesto di rimandarlo. Per questo motivo il giudice ha restituito la patente e ha annullato la multa a un automobilista.

L’episodio contestato risale al 2007. L’uomo, 35 anni, residente a Villorba, era stato fermato dalla stradale e, dopo i controlli di rito, era stato sottoposto a un primo test per misurare il tasso alcolemico. Era risultato fuori legge, con 1,1 g/l.

A questo punto avrebbe dovuto essere effettuata una seconda prova per stabilire in quale delle tre fasce di alcolemia si trovava il guidatore, e quindi la relativa graduazione delle sanzioni penali e l’importo della sanzione pecuniaria che si sarebbe beccato.

Ma il 35enne ha chiesto agli agenti di aspettare un po’ prima di affrontare una seconda volta l’etilometro.

Niente da fare: le forze dell’ordine non hanno ceduto a compromessi e anzi hanno dichiarato che l’automobilista si stava così sottraendo all’obbligo di eseguire l’alcooltest sul luogo. Hanno quindi fatto scattare subito il ritiro della patente e redatto il verbale, contestandogli la guida in stato di ebbrezza e il rifiuto appunto di sottoporsi all’accertamento.

Chi rifiuta di "soffiare" commette, infatti, un illecito amministrativo e il villorbese rischiava una multa da 2.500 a 10.000 euro.

Il multato e appiedato non si è però dato per vinto e, assistito dall’avvocato trevigiano Marco Furlan, ha presentato ricorso. Ieri la clamorosa sentenza: il Tribunale di Treviso ha deciso in favore dell’automobilista.

“La richiesta di aspettare non costituisce rifiuto di sottoporsi al test. – spiega l’avvocato Furlan - E, senza la seconda prova, che l’automobilista era disposto (seppure dilazionando) a fare ma che gli agenti non hanno eseguito, non era possibile accertare il grado alcolemico e quindi quanto fosse ubriaco. Il giudice non ha ritenuto che ci fossero gli elementi per configurare il reato e ha annullato il verbale redatto dagli agenti che avevano fermato il mio cliente”.

Non solo: il magistrato gli ha restituito la patente e sospeso la sanzione.

Un lieto fine per il cliente dell’avvocato Furlan e un caso che “farà giurisprudenza” aprendo una via di fuga a chi, sorpreso con un bicchierino di troppo, decidesse di prendere tempo prima di soffiare la seconda volta nell’etilometro.

Attenzione però:  questo non significa che ci si possa rifiutare in toto. Prima o poi l’alito avvinazzato dovrà essere soffiato e misurato il suo "grado alcolico".

 


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