28/01/2025possibili temporali

29/01/2025parz nuvoloso

30/01/2025velature estese

28 gennaio 2025

Treviso

Nonna Aisha, da 25 anni ponte per l'integrazione

Prof in pensione insegnò l'italiano ai primi immigrati. E ora continua la sua missione

| Stefania De Bastiani |

immagine dell'autore

| Stefania De Bastiani |

Nonna Aisha, da 25 anni ponte per l'integrazione

TREVISO - Professoressa di lettere in pensione, ormai ultrasettantenne, da 25 anni insegna gratuitamente l'italiano agli immigrati giunti a Treviso. Ora i figli dei primi arrivati, diplomati e laureati, la aiutano nelle ripetizioni pomeridiane ai più giovani. Nonna Aisha, questo è il nome che la donna si è sentita assegnare spontaneamente dai suoi studenti - ragazzini marocchini, tunisini e di altre nazioni del Nord Africa - sarà premiata ora dall'ambasciatore del Marocco in Italia, Abu Ayoub Hassan, nell'ambito di una cerimonia che si svolgerà sabato a Silea.

 

Si tratta di una delle iniziative ricomprese nel secondo Festival culturale italo-marocchino, presentato oggi a Venezia dal presidente della Regione Luca Zaia. L'insegnante, al secolo Bianca Diaz, di origine triestina, ha lavorato in varie scuole della provincia di Treviso. Arrivata alla pensione, ha iniziato ad assistere i primi immigrati extracomunitari, sostanzialmente marocchini, nell' interpretazione dei documenti e nell'espletamento delle pratiche burocratiche. Per fornire loro i primi elementi della nostra lingua si recava negli alloggi di fortuna degli stranieri, spesso tende o container, aiutandoli anche nella ricerca di abitazioni da poter affittare.

 

Oggi Nonna Aisha continua a seguire sotto il profilo scolastico una dozzina di ragazzi di più etnie, fra cui un dodicenne tunisino autistico, negli spazi del suo appartamento, alle porte del centro storico. Qui la signora Bianca è riuscita a ricavare anche una piccola biblioteca per i giovani. "A casa mia quest'anno ne ho undici, fra tunisini, bengalesi e cingalesi - spiega la donna - Ma non dite dove sto, perchè i miei coinquilini non sempre sono contenti di questa gioventù che sale e scende per le scale del palazzo". A collaborare oggi al suo doposcuola, per materie a lei meno conosciute e di impronta scientifica, sono alcuni figli dei suoi primi "studenti" africani, che nel frattempo sono diventati italiani ed hanno raggiunto una formazione scolastica superiore ed universitaria.

 


| modificato il:

foto dell'autore

Stefania De Bastiani

SEGUIMI SU:

Leggi altre notizie di Treviso
Leggi altre notizie di Treviso

Dello stesso argomento

Nord-Est
dall'Italia
dal Mondo
vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×