Nuovo cemento sulle “rive” di Montebelluna
Il professor Lucio De Bortoli, stimato storico montebellunese, denuncia e l’assedio del calcestruzzo alle “rive” di Santa Maria in Colle.
MONTEBELLUNA - Uno dei luoghi più belli di Montebelluna è sicuramene Santa Maria in Colle, paesaggio mozzafiato, edifici storici di grande pregio (siti archeologici) e una natura in alcune zone ancora intatta ma a quanto pare queste peculiarità non hanno scongiurato nuove edificazioni. In questi giorni è stato aperto un cantiere e la cosa non è sfuggita allo storico cittadino, il professor Lucio De Bortoli che ha criticato questa nuova cementificazione.
“Il grande progetto della Carta Geomorfologica e Archeologica avrebbe dovuto segnare un radicale cambio di marcia rispetto al criterio del rinvenimento casuale prodotto da azioni private – scrive De Bortoli dalla sua seguitissima pagina Facebook “Montebelluna Storia e Territorio” -, ma si è fermato alla stesura di un’imponente pubblicazione di grande valore scientifico ma non socializzabile culturalmente. Si scava, si trova, ma la sensibilità e l’orgoglio municipale esibiti non si traducono in azioni culturali (forma mentis) e l’assedio del calcestruzzo alle “rive” di Santa Maria in Colle, che dovrebbero ormai essere intangibili (per ciò che ne è rimasto), continua ancora con esiti invedibili ed esiziali per la memoria dei luoghi”.