Oggi la presentazione di "Società e politica a Treviso 1980-1944"
Il nuovo libro dello storico Sante Rossetto è una panoramica del cammino compiuto dalla Marca nel periodo che ha visto la scomparsa dei partiti tradizionali
TREVISO - Oggi, venerdì 10 dicembre, alle 21 a Ponzano. sarà presentato l'ultimo libro del giornalista e storico Sante Rossetto, “Società e politica a Treviso 1980-1994”, edito da Canova. I trevigiani hanno vissuto quindici anni di sviluppo che li ha condotti all’attuale benessere:si tratta del periodo che dal 1980 ha condotto il capoluogo dalle mani della Dc a quelle della Lega di Gentilini nel 1994. A raccontarci questo cammino è ora il giornalista e storico nel suo ultimo libro .
Nel 1980 la Dc ha ancora percentuali che rasentano la maggioranza assoluta. Bernini nel 1980 può insediarsi a Venezia come presidente della Regione, mentre Mazzarolli guida il capoluogo e Corder è la voce ascoltata della corrente fanfaniana più spesso all’opposizione che al posto di comando. Il Psi, che si è sganciato dal comunismo, è alleato in molte giunte comunali.
Tuttavia il futuro riserverà sorprese alla politica. Nel giro di un paio di lustri le crepe poco visibili si allargano portando alla disfatta del 1992, data che segna la fine della Prima Repubblica. Il documentatissimo volume dello storico trevigiano analizza però non soltanto l’universo politico, ma ogni aspetto della società della Marca, dove, a iniziare dal 1984, si innesca un enorme processo di crescita. In economia sparisce la disoccupazione; c’è lavoro per tutti. La cultura crea sempre nuove occasioni e lo sport giganteggia in molte discipline fino a condurre la Marca a fregiarsi del titolo di provincia più sportiva d’Italia.
C’è però il risvolto della medaglia: questo progresso ha come contraltare inquinamento, alcolismo, droga. E’ il pedaggio richiesto da una società frenetica. Il volume di Rossetto è una panoramica del cammino compiuto dalla Marca in questo periodo che ha visto la scomparsa dei partiti tradizionali; una lettura fondamentale per riappropiarci del nostro passato.