Omicidio di Giulia Tramontano: il fidanzato forse aveva un complice
Gli inquirenti hanno molti dubbi sul fatto che il 30enne abbia fatto tutto da solo
Le indagini sull'omicidio di Giulia Tramontano stanno procedendo a ritmo serrato, con l'obiettivo di fare piena luce sulla terribile vicenda che ha sconvolto la tranquilla comunità di Senago, nel Milanese. Alessandro Impagnatiello, il fidanzato di Giulia e padre del loro bambino, si è dichiarato colpevole dell'omicidio, ma gli inquirenti e gli investigatori non escludono la possibilità che abbia avuto un complice.
I carabinieri del nucleo investigativo, insieme ai colleghi della compagnia di Rho, stanno mettendo in atto diverse attività di indagine per scoprire se Impagnatiello abbia agito da solo o se ci sia un'altra persona coinvolta nella vicenda. Tra le azioni intraprese, i militari stanno recuperando i video di tutte le telecamere di sorveglianza presenti a Senago, nella speranza di individuare eventuali movimenti sospetti o persone che potrebbero essere connesse all'omicidio.
L'analisi delle immagini registrate potrebbe fornire importanti indizi e dettagli sulla dinamica del delitto e sul coinvolgimento di eventuali complici. Tuttavia, si tratta di un lavoro che richiede tempo e attenzione, considerando la quantità di materiale da esaminare.
Parallelamente, è stata disposta l'autopsia sul corpo di Giulia Tramontano, che verrà effettuata dalla rinomata anatomo-patologa Cristina Cattaneo. La dott.ssa Cattaneo ha una vasta esperienza nell'analisi delle vittime di crimini violenti ed è stata coinvolta in numerosi casi di rilievo, come quello di Yara Gambirasio.
L'autopsia potrebbe fornire informazioni cruciali sulle modalità dell'omicidio, sull'arma utilizzata e sulle lesioni riportate dalla vittima. Questi dettagli potrebbero essere fondamentali per ricostruire la dinamica degli eventi e accertare se ci sia un coinvolgimento di altre persone oltre a Impagnatiello.
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