ORDINE DI COMPARIZIONE PER IL PROSINDACO
Gentilini è atteso nel Tribunale di Venezia per difendersi dall'accusa di istigazione all'odio razziale
Venezia - Ordine di comparizione per Gentilini. Il prossimo 21 ottobre dovrà presentarsi al tribunale di Venezia per l’interrogatorio, accompagnato da un avvocato, per rispondere del reato di istigazione all’odio razziale di cui è indagato. Questo reato è punito con la reclusione fino a tre anni.
Il prosindaco di Treviso potrebbe anche evitare l’interrogatorio, mandando in laguna il suo avvocato difensore con una memoria difensiva che cercherà di smontare le tesi del capo della Procura veneziana. A indagare se lo sceriffo quelle parole le abbia davvero pronunciate è stata la Digos di Venezia che ha trovato tutto il discorso registrato su You-tube. Gentilini con il solito mordente, incitato dalla folla dei militanti, era stato parecchio duro contro i clandestini, ma non solo.
“Voglio la rivoluzione contro i clandestini. Voglio la rivoluzione contro i campi dei nomadi e degli zingari. Io ne ho distrutti due a Treviso. E adesso non ce n’è più neanche uno. Voglio eliminare i bambini che vanno a rubare agli anziani. Voglio la rivoluzione contro le televisione, i giornali che infangano la Lega. Prenderò dei turaccioli per ficcarli in bocca e su per il c... a quei giornalisti. Voglio la rivoluzione contro quelli che vogliono aprire le moschee e i centri islamici, comprese le gerarchie eclesiastiche, che dicono: lasciamoli pregare. No! Vadano a pregare nei deserti. Basta! Ho scritto anche al Papa: Islamici, che tornino nei loro paesi. Voglio la rivoluzione contro la magistratura. Ad applicare le leggi devono essere i giudici veneti”.
Insomma ce n’è proprio per tutti. Aspettiamo il verdetto dell’aula di giustizia.