Paola Roma si candida sindaco
Ecco la seconda candidatura per le Amministrative 2014 a Ponte di Piave: «Serve entusiasmo, forza e un deciso cambio di rotta»
PONTE DI PIAVE - Paola Roma annuncia la sua candidatura a sindaco di Ponte di Piave, in vista delle prossime elezioni amministrative 2014 (25 maggio): sarà a guida dell’intero gruppo dell’attuale opposizione in Consiglio comunale.
«Ho riflettuto a lungo sulla scelta e poi ho deciso di raccogliere la proposta di mettermi in gioco in prima persona – ha detto la consigliere comunale - . Da due mandati siedo in minoranza e ho pensato che fosse giunto il momento di accettare la sfida per la carica di sindaco.
Non è più tempo di lamentarsi se le cose non funzionano: è ora di prendersi la responsabilità di cambiarle. Serve entusiasmo, forza e un deciso cambio di rotta: mi piace pensare che le situazioni possano davvero migliorare e che le soluzioni si riescano a trovare».
La candidata Roma potrà contare su una lista civica (i cui membri verranno comunicati nelle prossime settimane) e sull’appoggio compatto della compagine con cui ha lavorato negli ultimi cinque anni di mandato: «Punto ad avere un gruppo di persone valide, con alcune delle quali ho già condiviso il percorso amministrativo che ho seguito fino a qui.
Sarà una squadra giovane, fatta di elementi dalla comprovata capacità e di sicura esperienza, ma ancora desiderosi di spendersi per la comunità. C’è una generazione che ha da insegnare e una che vuole imparare: unendo le forze si può fare molto per Ponte di Piave. Non ci saranno simboli di partito, ma siamo aperti al dialogo con chi vorrà condividere il nostro programma elettorale».
Classe 1982, laureanda in Giurisprudenza, Paola Roma risiede a Negrisia e lavora come impiegata all’Ulss di Pieve di Soligo dal 2004, oltre a essere membro della Presidenza delle Acli provinciali di Treviso. In consiglio comunale dal 2004, ha sempre seguito da vicino le questioni legate ai temi del Sociale e del Bilancio, portando all’attenzione della maggioranza alcune questioni di cui la stessa Giunta comunale si è poi fatta carico.