Papà montebellunese a processo: avrebbe picchiato la figlia perché stava troppo al cellulare
La prossima udienza sé stata fissata per il 22 gennaio
MONTEBELLUNA – Un litigio per l’uso frequente del cellulare sarebbe sfociato in un’aggressione violenta. “Abuso dei mezzi di correzione”, questo è quanto imputato a un padre montebellunese finito a processo. La mamma si era affidata a una psicologa notando che la figlia, dopo la separazione della coppia, era sempre meno propensa a far visita al padre. Ed è stata proprio la psicoterapeuta a segnalare ai Servizi Sociali quanto riferitole dalla ragazzina, all’epoca dei fatti 13enne, che ha raccontato di aver subito un calcio dopo l’ennesima litigata, per l’uso frequente del telefonino. Ieri in aula la testimonianza della professionista che seguiva la ragazzina, ora maggiorenne. La prossima udienza sé stata fissata per il 22 gennaio.
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