Pd Veneto: "Multe salate a consiglieri sessisti e razzisti"
VENEZIA - Sanzioni, anche con multe da una a cinque mensilità della retribuzione, per i consiglieri veneti in caso di uso di "parole e gesti dichiaratamente sessisti, razzisti e discriminatori". A proporlo il gruppo del Partito democratico che ha presentato una proposta di modifica dell'articolo 79 del regolamento del Consiglio regionale veneto.
A illustrare la proposta di legge, elaborata in sole 24 ore, sottoscritta da tutti i consiglieri del gruppo ed aperta ad adesioni bypartisan è stata la capogruppo del Pd, Alessandra Moretti. "Ci auguriamo - ha aggiunto - che venga sottoscritta da tutti, perché non ci si può indignare a corrente alternata". "Assistiamo da tempo - ha premesso Moretti - a una escalation di episodi assolutamente in conflitto rispetto ai ruoli istituzionali ricoperti da parlamentari, senatori o consiglieri in generale: chi rappresenta le istituzioni, ultimamente non rispettano i codici deontologici, ma soprattutto si rendono protagonisti di comportamenti sessisti, razzisti o discriminatori, creando un clima di violenza, anche nelle istituzioni, assolutamente intollerabile. E il Paese non si merita una politica che si confronta con l'insulto".
E' per questo che, per Moretti, "è necessario che anche le nostre istituzioni si dotino di regolamenti, provvedimenti disciplinari e provvedimenti anche economici per ricostruire la loro credibilità anche di fronte ad una società civile che si mostra più avanti delle istituzioni". La vera novità riguarda proprio la previsione di sanzioni pecuniarie, perché, per la capogruppo "riteniamo che forse sanzionare i comportamenti con una multa, da una a cinque mensilità di stipendio, possa essere un deterrente importante". La proposta di legge è stata trasmessa alla vice presidente del Senato, Valeria Fedeli, che "si è messa subito al lavoro per modificare i regolamenti di Camere e Senato".