Mansué – Novità per la cassa di espansione di Pra de Gai a Mansuè e Portobuffolè. Si tratta di un nuovo progetto da circa 40 milioni di euro.

Ieri a Motta su questo argomento il sindaco Paolo Speranzon e l’ingegner Carlo Pesce (nella foto), presidente della commissione mottense ad hoc, hanno detto: «In questo secondo progetto, nato dall’accordo tra Veneto e Friuli e di cui Motta sta lavorando spinto con convinzione, verrebbero accolte molte delle osservazioni degli amministratori pordenonesi.

La regolazione della cassa del Prà dei Gai è uno degli interventi individuati nel piano di assetto idrogeologico del fiume Livenza per la messa in sicurezza del territorio. La sua realizzazione consente di abbassare il colmo di piena a valle di essa e dare un maggior grado di sicurezza ai territori rivieraschi, ossia Motta, Meduna di Livenza, Mansué e Gorgo al Monticano».

Speranzon e Pesce sottolineano: «Gli accordi tra Regione Friuli Venezia Giulia e Veneto sono stati sollecitati dalla commissione consiliare di Motta per la sicurezza idraulica e costantemente richiesti dall’amministrazione comunale.

Date dunque le indicazioni necessarie per la redazione di un progetto che risponda sia alla funzionalità di laminazione di piena sia alle aspettative dei territori del pordenonese a monte della cassa».

E la tempistica? I nuovi progetti saranno consegnati alle due regioni entro il prossimo giugno per la loro approvazione, a seguito della quale si procederà per l’iter dell’opera.