Presentato il Piano degli Interventi, per “una nuova era urbanistica di Mogliano”
Sono tante le novità: dall’eliminazione del “buco nero” all’ex Essicatoio alla salvaguardia delle Cave di Marocco
| Manuel Trevisan |
MOGLIANO VENETO – Mercoledì 14 e giovedì 15 luglio è iniziata una nuova era urbanistica in chiave sostenibile per Mogliano Veneto. È stato illustrato infatti alla seconda Commissione Consiliare Permanente Territorio il Nuovo Piano degli Interventi (P.I.) della Città, che è pronto ad approdare in Consiglio Comunale giovedì 22 luglio.
Un P.I. ricco di novità - che “manda in pensione” il vecchio PRG del 1993 con le sue 102 varianti - basato “sulla sostenibilità ambientale, volto al riordino, alla rigenerazione urbana e al miglioramento della qualità della vita dei moglianesi” – come sottolinea il sindaco Davide Bortolato.
La pianificazione raggiunta è merito anche della grande partecipazione pubblica: sono stati ben 75 gli apporti collaborativi arrivati da cittadini e associazioni. Sono inoltre arrivate 18 proposte di accordo pubblico-privato: di queste iniziative di rilevante interesse pubblico, dopo opportuna istruttoria e valutazione, al Consiglio Comunale ne saranno proposte sei (tra cui quello relativo al problematico “buco nero” all’ex Essicatoio”, che sarà demolito e rigenerato a uso commerciale).
“Il P.I. è naturalmente conforme al Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) – continua il Primo Cittadino – l’iter è iniziato circa un anno fa con l’esposizione al Consiglio Comunale del Documento del Sindaco, che esprimeva le scelte strategiche dell’Amministrazione Comunale”.
I punti salienti del Piano degli Interventi
Sono stati resi omogenei gli indici edilizi edificatori per le zone urbane; sono state salvaguardate delle zone quali ambiti d’integrità fondiaria, paesaggistica e ambientale; è stata riconosciuta la Città Giardino a Sud del Centro Storico, sarà così tutelata quest’area tipica con le costruzioni di inizio ‘900; è stato pianificato il riordino delle zone agricole; sono stati inseriti sei accordi pubblico-privato che porteranno nelle casse comunali 1 milione e 259mila euro di perequazione; è stata salvaguardata l’area a grande valenza ambientale e paesaggistica delle Cave di Marocco.