Primo giorno di scuola per gli studenti trevigiani: "Finalmente torniamo in classe tutti insieme"
Alle scuole Stefanini la tradizionale cerimonia dell'alzabandiera con gli alpini
| Isabella Loschi |
Alle Stefanini la cerimonia di inizio anno scolastico
TREVISO - Prima campanella questa mattina per 130mila studenti trevigiani che hanno fatto ritorno in classe tra ingressi scaglionati e mascherine per l’inizio del nuovo anno scolastico. Alle scuole elementari e medie Stefanini questa mattina prima dell’inizio delle lezioni si è tenuta la tradizionale cerimonia dell’alzabandiera accompagnata dall’Inno di Mameli con gli alpini del gruppo “Città di Treviso” e gli studenti delle Stefanini che hanno cantato l’inno nazionale.
Presente alla cerimonia anche il sindaco di Treviso, Mario Conte: “Un momento particolarmente emozionante che si rinnova ogni anno grazie all’impegno delle nostre penne nere e l’ occasione per augurare a tutti gli studenti, ai professori e a tutto il personale un buon anno scolastico”.
Il sindaco, lunedì mattina, ha effettuato anche un sopralluogo in via Roma, zona stazione, insieme al presidente della Mom, Giacomo Colladon, per verificare l’organizzazione del trasporto pubblico.
C'è entusiasmo anche fra i ragazzi delle superiori del collegio Pio X che non vedevano l'ora di tornare a incontrarsi e seguire le lezioni finalmente senza il filtro dello schermo.
“Sono finalmente fiduciosa, con la campagna vaccinale che prosegue spero di tornare alla normalità - racconta Lisa, 18 anni, della quinta superiore al liceo linguistico. “Il 2020 è stato un anno difficile, dopo il lockdown in cui siamo stati tutti chiusi in casa sono continuate le restrizioni. Mi sono mancati gli amici, la possibilità di incontrarci, ma anche le attività extrascolastiche. Ho dovuto rinunciare alle lezioni di pianoforte, perché in videoconferenza era quasi impossibile farle. Inoltre facevo danza, ma mantenere il distanziamento in certe situazioni è quasi impossibile. Ora davvero vorrei che tornasse tutto come prima, che potessimo riprendere a vivere, divertirci e ritrovarci in aula tutti insieme”.