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26 settembre 2024

Professione: scaldapubblico. Flavio Massimo si racconta

| Barbara Carrer |

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| Barbara Carrer |

Professione: scaldapubblico. Flavio Massimo si racconta

Flavio Massimo, trentun anni, napoletano, di professione "scaldapubblico". Proprio così, avete capito bene, questo dipendente Rai, che ha alle spalle programmi di successo come "Affari Tuoi", "Superbrain" e "Domenica In", ha il ruolo di animare la platea prima e durante lo spettacolo tenere vivi gli spettatori e intrattenerli, scandire i tempi televisivi e coordinare gli applausi.

 

Dallo scorso anno, lavora al Festival di Sanremo e i risultati li abbiamo visti tutti: il pubblico dell'Ariston, tradizionalmente statico e poco caloroso, ora applaude con enfasi, disegna standing ovation e manifesta, senza troppi problemi, anche il proprio dissenso (vedi serata finale della kermesse).

 

Come si diventa animatore di pubblico?

"Ho iniziato nei villaggi turistici, come attore e organizzatore di eventi, prima di approdare alla Rai di Napoli in veste di figurante e scoprire, poi, questa sinergia con il pubblico a cui dò e dal quale ricevo calore ed energia"

Poi ha fatto carriera ed è passato a Roma...

"Programmi come "Domenica In", "La tv delle ragazze" e, soprattutto, "Affari Tuoi" con Flavio Insinna mi hanno insegnato molto"

Se dovesse spiegare esattamente in cosa consiste il suo lavoro?

"Capisco quello che vuole la gente in sala e le dò il là, incoraggio il pubblico a non avere inibizioni, a sentirsi a casa e fare il tifo per l'artista preferito. Ma non solo: lo faccio ballare, cantare, cerco di renderlo partecipe allo show, non semplice spettatore"

Cosa risponde a chi vi accusa di dirigere le persone, renderle una sorta di automi?

"Semplicemente che non è così: incoraggio il pubblico con dei gesti convenzionali, ma lui decide spontaneamente cosa fare e verso chi farlo"

Lo stesso vale per le molteplici standing ovation del Festival di quest'anno?

"I presenti, tanto in platea che in galleria, si alzano quando reputano l'esibizione degna di tributo, io li sprono solo a farlo senza esitazioni o remore"

Un aneddoto curioso?

"Lo scorso anno, qui all'Ariston, ero in galleria durante la performance dello Stato Sociale che prevedeva l'esibizione della famosa "vecchia che balla". Il pubblico rumoreggiava perchè, dall'alto, non vedeva bene e allora ho avuto un'idea: prontamente ho afferrato una signora anziana lì seduta e l'ho fatta danzare. Tutti si sono divertiti molto e hanno iniziato a battere le mani. E' stato molto divertente e coinvolgente"

Deve crearsi un'alchimia speciale tra l'animatore e il pubblico.

" Le signore di una certa età, in particolare, hanno molto affetto per me, mi considerano come un figlio, un nipote e poi si sentono considerate, protagoniste"

Si ferma all'intrattenimento o continua la sua carriera di attore?

"Spenti i riflettori del Festival, inizierò un musical con orchestra nei teatri italiani dal titolo "Dal Vesuvio al Cuppolone". Siamo una compagnia giovane, fresca con tanta voglia di divertirci e divertire"

 



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Barbara Carrer

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