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03 gennaio 2025

Conegliano

PRONTO SOCCORSO: SI CAMBIA

Ad ogni codice colore un'area riservata

| Milvana Citter |

| Milvana Citter |

CONEGLIANO - Una rivoluzione a colori per il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria dei Battuti a Conegliano. Dall’inizio di agosto, infatti, nel reparto d’emergenza non saranno più solo i codici ad identificare i pazienti e le loro patologie, ma anche spazi e medici dedicati in base alla gravità. Il reparto è stato riorganizzato in base alle priorità sanitarie, in diverse aree, contraddistinte per colore che vanno dall’area rossa per i pazienti critici a quella verde per i codici bianchi.

“L’esigenza di creare un’area separata per la gestione e l’osservazione dei pazienti critici - spiega il primario Enrico Bernardi - deriva dalle diverse necessità, in termini sanitari ed assistenziali, di questi pazienti rispetto a quelli senza priorità di rischio. Alla riorganizzazione degli spazi è stata affiancata anche una riorganizzazione del lavoro: d’ora in avanti sarà, infatti, un medico “dedicato” a gestire tutti i pazienti dell’area rossa. Ciò consentirà di avere una visione complessiva della situazione e quindi di stabilire con maggiore efficacia, le priorità di accesso ai vari servizi”.

L'area rossa del pronto soccorso

I pazienti critici vengono, quindi, accolti nella nuova area rossa, uno spazio open space che comprende cinque posti letto, con monitoraggio non invasivo ed invasivo, e una postazione per il teleconsulto neurologico remoto collegato con l’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Ad occuparsi esclusivamente di questi pazienti un medico e un infermiere 24 ore su 24, affiancati da altri professionisti in caso di particolari emergenze.

Per i pazienti senza priorità di rischio, i codici verdi e bianchi, è stata invece predisposta l’area verde con quattro ambulatori e quattro posti letto. Organizzata anche un’area Obi di “osservazione breve intensiva” con otto posti letto monitorati, per accogliere, dopo i primi accertamenti, i pazienti che devono rimanere in osservazione fino ad un massimo di 24 ore prima di essere ricoverati o dimessi. L’area di “osservazione temporanea” è destinata invece a quei pazienti che hanno bisogno di un breve stazionamento in reparto, per essere sottoposti a cure o accertamenti diagnostici.

L'area di osservazione breve intensiva

“Questa riorganizzazione logistica e funzionale – sottolinea il direttore generale Angelo Lino Del Favero -, unita al potenziamento e ammodernamento delle apparecchiature, ci permetterà di garantire una miglior assistenza ai pazienti, in particolare a quelli critici”.

 

 



Milvana Citter

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